Datagate: Fava (Sel), da governo reazione tiepida per tranquillizzare

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(askanews) – Roma, 23 ott – Quella avuta dal nostro governo sulcaso Datagate e’ stata una reazione ”tiepida e volta solo atranquillizzare. La definirei una reattivita’ a bassatemperatura, forse c’e’ qualcosa da recuperare”. Questo ilgiudizio del componente del Copasir Claudio Fava che ha cosi’commentato l’audizione avuta presso l’organismo parlamentaredal sottosegretario, con delega ai servizi di sicurezza,Marco Minniti. Anche dopo la lunga audizione, durata oltredue ore, Fava, parlando con i giornalisti, ha aggiunto che”non siamo nelle condizioni di poter tranquilliazzre e – hasubito aggiunto – su questo difficile tema il governoitaliano, a mio giudizio, e’ stato eccessivamenteottomista”. Ben diversa, secondo l’esponente Sel, invece, la reazioneavuta dal governo francese che, dopo aver appreso dei 70milioni di utenze poste sotto controllo dalle autorita’statunitensi, ha avuto una reazione piu’ ferma arrivando achiedere un regolamento a livello europeo.u’ D’altronde – hasottolineato Fava – cio’ che e’ accaduto ”non e’ una nostralettura dei fondi di caffe’ visto che ci sono documentiufficiali Usa che certificano la raccolta dei dati”.

Fava ha fatto, in questo senso, riferimento ad unarelazione tenuta al Congresso statunitense dal Capodell’Intelligence Usa, James Clapper, che ”ha spiegato inmodo meticoloso – ha ricordato Fava – il sistema di raccoltadei dati ‘a strascico’ – utilizzata, anche nei confronti dicittadini non statunitensi, per ragioni di sicurezzanazionale anche se con tutte le garanzie di legge. Allora -ha concluso Fava – non c’e’ ragione di credere che quantosuccesso in Francia non possa essere accaduto anche danoi”.

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