Fisco: Terzo Settore, alzare a 500 mln tetto 5 per mille

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(askanews) – Roma, 22 ott – Alcune delle principali associazionie organizzazioni no profit (ActionAid, Airc – AssociazioneItaliana Ricerca sul Cancro, Aism – Associazione ItalianaSclerosi Multipla, Amnesty International, Amref, AssociazioneItaliana Celiachia, CESVI, Emergency, Fai – Fondo AmbienteItaliano, Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Telethon,Greenpeace, Lega del Filo d’Oro, Medici senza Frontiere, Savethe Children, Terre des Hommes, Unicef, World Vision, Wwf)ribadiscono l’inadeguatezza del limite a 400 milioni e lanecessita’ di stabilizzare questo strumento. I rappresentati del Terzo Settore chiedono fin da subitodi provvedere ad un innalzamento del tetto massimo ad almeno500 milioni di euro per il 2014, in modo da dare una rispostaai 17 milioni di contribuenti italiani che hanno deciso disupportare il mondo no profit attraverso la donazione delproprio 5 per mille. L’attuale limite limite appare a dirpoco inadeguato, se ad esempio si pensa che, con un tetto a400 milioni di euro, con l’ultima assegnazione del 5 permille, iniziative sociali non profit destinatarie di fattohanno perso ben 92 milioni di euro rispetto alle intenzionidei contribuenti. Per le associazioni, inoltre, e’ necessario formulare unaproposta normativa che regolamenti il 5 per mille in manieradefinitiva: essendo sottoposto annualmente al vagliodell’esecutivo per la sua introduzione all’interno deldecreto stabilita’, il 5 per mille rimane tuttora una misuraprovvisoria e aleatoria. Prioritario, pertanto, per leassociazioni sotto elencate, e’ definire criteri di base perla regolamentazione di questo importante strumento, noninfluenzati da ragioni di contingenza economico-finanziaria.

In tal senso, gli esponenti del Terzo Settore quirappresentati sono pronti a dare il proprio contributo per unprocesso condiviso e risolutivo che porti ad unaregolamentazione strutturale.

red/gc