Mafia: Coldiretti/Eurispes, business rifiuti vola a 3,9 mld

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(askanews) – Roma, 19 ott – L’accaparramento di terreni agricoliserve anche a coprire il business criminale dei rifiuti chesviluppa un fatturato illegale che ha raggiunto quasi 3,9miliardi, tra rifiuti speciali e’ urbani, con oltrecinquemila reati accertati nel 2012. E’ quanto emerge da unaanalisi dell’Indagine Coldiretti/IXE’in occasione dellapresentazione del Rapporto ”Agromafie”, elaborato insiemead Eurispes, al Forum Internazionale dell’Agricoltura edell’Alimentazione a Cernobbio. Il fenomeno piu’ preoccupante – sottolinea Coldiretti – e’rappresentato dall’utilizzo delle campagne per lo smaltimentoillegale di rifiuti, dai fanghi industriali alle sostanzetossiche. Le imprese criminali si impadroniscono dei terrenidestinati alla produzione di cibo e li utilizzano come vere eproprie discariche. I campi vengono cosi’ contaminati spessoin maniera irreversibile, con gravi rischi per l’ambiente, maanche per la salute delle persone poiche’ mafia e camorra, alfine di coprire l’attivita’ di smaltimento illecito,continuano la coltivazione di ortaggi o altri prodotti.

L’ultima emergenza e’ scoppiata nella Terra dei Fuochi,l’area campana tra le province di Napoli e Caserta devastataormai da anni dai roghi dei rifiuti tossici edall’interramento di ogni genere di sostanza nocive, conripercussioni per l’ambiente, per la salute degli abitanti maanche per le attivita’ produttive di tutta la regione,vittime del diffondersi di psicosi che rischiano di minare ilsettore agricolo campano. Una situazione rispetto alla quale – sottolinea laColdiretti – occorre fare immediatamente chiarezza con lamappatura dei siti realmente inquinati. Gli agricoltori sonopronti a chiedere il risarcimento danni per il pesante dannoeconomico e di immagine che sta colpendo le aziende. Ma la contaminazione dei suoli e’ un problema cheinteressa ormai l’intero Paese – continua la Coldiretti – conben 725.000 ettari di aree gravemente inquinate, unasuperficie grande poco meno del Friuli Venezia Giulia. Aguidare la classifica delle regioni con la maggiorpercentuale di siti inquinati rispetto alla superficie totalee’ la Campania, con il 18 per cento del suo territorio dabonificare, davanti a Sardegna, Lazio e Piemonte. Secondo il rapporto Agromafie, si tratta di zoneindustriali e di altro genere che sono state spesso sottratteall’uso agricolo, tanto che nel giro di vent’anni sonoscomparsi 4,4 milioni di ettari di campagna, oltre un terzodella superficie agricola attuale, secondo un’analisiColdiretti su dati Istat. Un fenomeno – conclude laColdiretti – determinato dalla cementificazione selvaggia, maanche della crescita della presenza della criminalita’organizzata nelle strategie di utilizzazione del suolo.

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