Carceri: Garante Lazio chiede a Marino incontro su Centri accoglienza

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(askanews) – Roma, 19 ott – ”Pur nella difficolta’ del momento,occorre il suo autorevole intervento per garantire la pienaoperativita’ del Centri di accoglienza per detenuti ed exdetenuti siti nel Comune di Roma”. E’ questo, in sintesi, ilsenso della lettera inviata dal Garante dei detenuti delLazio, Angiolo Marroni, al sindaco di Roma Ignazio Marino cheha proposto al primo cittadino della capitale un incontro sultema. Ad originare l’intervento del Garante, le difficolta’sempre piu’ stringenti cui si trovano a far fronte lecooperative sociali che gestiscono tali strutture e chelavorano in sintonia con le istituzioni di giustizia preposteall’esecuzione esterna della pena (U.E.P.E.) che gia’ oggi aRoma seguono oltre 1.700 detenuti in misure alternative.

”Tali difficolta’ sono in gran parte dovute – ha spiegatoil Garante – alla mancanza di programmazione, dovuta anche aconvenzioni di brevissimo periodo di tre mesi, stipulate traComune e Cooperative Sociali, che non consente di sviluppareprogetti di risocializzazione coerenti ed efficaci. Si trattadi una situazione che si protrae purtroppo da tempo e chegia’ due anni fa mi indusse a chiedere un intervento urgentee formale ai referenti istituzionali coinvolti, ed inparticolare all’Assessorato ai servizi sociali di RomaCapitale, responsabile di tale servizio”. L’importanza di efficaci percorsi di misure alternative alcarcere, e’ testimoniata dalle statistiche diffuse dalDipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in base allequali i tassi di recidiva fra coloro che beneficiano dellemisure alternative che si attuano prevalentemente con unadisponibilita’ alloggiativa, sono di gran lunga inferioririspetto a quanti scontano la loro pena in carcere (19%contro il 68%). Fra le soluzioni proposte dal Garante al sindaco Marino,l’adozione di progetti di ampio respiro che possanosvilupparsi lungo un arco di tempo utile sia al reinserimentosociale dei reclusi che a garantire alle cooperative socialila necessaria tranquillita’ economica e professionale pergestire nel migliore dei modi tali servizi. ”Progetti chepotrebbero prevedere – ha scritto il Garante – anche l’uso diimmobili confiscati alla criminalita’, con risparmiimportanti per il Comune”. ”Tali questioni – ha concluso Marroni – sono ancor piu’urgenti alla luce del messaggio alle Camere del Presidentedella Repubblica che, se accolto, produrra’ un raddoppiodell’impegno dell’U.E.P.E. di Roma. La conseguenza di questasituazione sara’ che le case alloggio dovranno esserepotenziate. A maggior ragione, quindi, occorre una attentariflessione in termini operativi, organizzativi ed economicirispetto alle risorse ed alle disponibilita’ finanziarie daimpiegare”.

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