(askanews) – Napoli, 17 ott – L’approccio metodologico suggeritoda Ason nei pazienti affetti da osteoporosi consente unafidelizzazione del paziente tale da raggiungere un’aderenzaalla terapia che arriva al 69,8%. Un dato estremamenteconfortante se lo si compara con quelli dell’OMS cheriferiscono una percentuale del 51,2%. Questo il dato piu’significativo emerso nella seconda giornata del IV Congressonazionale ASON l’Associazione Specialisti OsteoarticolariNazionale, in corso di svolgimento nel Chiostro di SantaChiara a Napoli.
”La strategia – spiega Antonio Bernardo, uno deifondatori di Ason – prevede infatti esami diagnostici acadenze precise (di tre e sei mesi solo nel primo anno edistribuita nell’arco di 72 mesi) che insegnano al pazientecome leggere l’evoluzione della malattia attraverso analisidel sangue e delle urine”. Il monitoraggio del paziente,seguito sempre dallo stesso specialistica del territorio,consente cosi’ non solo un’aderenza alla terapiaantiosteoporotica con grandi benefici per il paziente, maraggiunge la massima efficacia nella prospettiva dellariduzione del rischio frattura. Dal canto suo il presidente Ason Sergio Gigliotti,sottolinea che il modus operandi proposto ”dimostra che leattivita’ dello specialista territoriale, che diventaspecialista di famiglia, permette di instaurare un rapportodiretto con il malato, quindi piu’ umano e psicologicamentepiu’ efficace.
Ampliato ed esteso, l’approccio metodologico Ason consenteinoltre di razionalizzare la spesa”.
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