Smog: EEA, Italia fra maglie nere in UE. Legambiente, azioni efficaci

28 8, 1325 -

(askanews) – Roma, 15 ott – Italia, Polonia, Slovacchia, Turchiae la regione dei Balcani sono le aree piu’ critiche per glielevati livelli di PM10 e PM2,5. Critica la situazione inItalia anche per i livelli di ozono e ossidi di azoto. E’quanto emerge dal rapporto Air Quality in Europe 2013dell’EEA, l’Agenzia dell’ambiente europea, sullo stato disalute della qualita’ dell’aria di Europa e Italia. I dati al2011 indicano che la maggior parte della popolazione e’esposta a livelli di inquinamento superiori ai valoristabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’. Inparticolare a preoccupare sono i livelli elevati diparticolato atmosferico (PM10 e PM2,5) e di ozono, a cui sonoesposti oltre l’80% dei cittadini europei. ”I dati diffusi oggi dall’EEA – dichiara Giorgio Zampetti,responsabile scientifico di Legambiente – confermano quelloche Legambiente sostiene da anni: l’inquinamento dell’ariaresta uno dei principali problemi per la salute delle personee per la salvaguardia dell’ambiente. Una vera e propriaemergenza che colpisce anche e soprattutto il nostro Paese. Idati relativi allo scorso anno di ‘Mal’aria’ confermano lastessa situazione critica: su 95 citta’ italiane monitorateda Legambiente, 51 hanno superato il bonus di 35 giorni disuperamento stabilito dalla legge per il PM10. L’area dellaPianura Padana, come risulta anche dal report dell’Agenziaeuropea dell’ambiente, si conferma come una delle piu’critiche”. ”Le cause dell’inquinamento atmosferico – continua Zampetti- sono chiare e conosciute da tempo. Sono il trasporto sustrada, i processi industriali e di produzione di energia e iriscaldamenti domestici. Per arginare l’emergenza smog serveuna nuova strategia che intervenga sui settori piu’inquinanti, a partire da quello dei trasporti. Su questo inItalia serve una nuova capacita’ politica che invece diguardare alla realizzazione di inutili infrastrutture punti,attraverso interventi immediati e mirati, su una mobilita’sostenibile basata su trasporto pubblico efficiente,mobilita’ pedonale e ciclabile e trasporto su ferro perridurre il parco auto circolante, che nel nostro Paeseraggiunge da sempre livelli da primato rispetto al restod’Europa”.

A livello europeo la discussione del nuovo pacchetto didirettive sull’aria di questi mesi rappresenta un’occasioneda non perdere per adottare politiche piu’ risolutive. Suquesto Legambiente, insieme all’EEB e ad altre ONG europee,chiede di considerare tre proposte prioritarie: l’adozione disignificativi impegni di riduzione delle emissioninell’ambito della revisione della direttiva NEC. Inparticolare per l’associazione ambientalista e’ necessariofissare limiti di emissione piu’ stringenti e aumentare ilnumero di sostanze inquinanti a cui la direttiva siriferisce, aggiungendo anche il PM2,5 per il raggiungimentodi ”livelli di qualita’ dell’aria che non causinosignificativi effetti negativi, ne’ rischi per la saluteumana e per l’ambiente”. red/mpd