Violenza donne: Lorenzin, un ‘Codice rosa’ per accompagnare le vittime

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(askanews) – Roma, 14 ott – I nostri Pronto soccorso sipotrebbero presto munire di un nuovo Codice perl’assisitenza: quello ‘rosa’, che riguarda esclusivamente ledonne vittime di violenza sia fisica che sessuale. Adannunciare che i tempi per il nuovo strumento di assistenzasono ormai maturi e’ stata oggi il ministro della Salute,Beatrice Lorenzin che ha partecipato a Roma, presso la Scuolasuperiore di polizia, al IV Congresso italiano Great networkpromosso in collaborazione con l’azienda ospedalieraSant’Andrea dell’Universita’ La Sapienza di Roma.

Sul tema della violenza sulle donne il ministro Lorenzinha sottolineato che in Italia non si e’ ”all’anno zero” ecome proprio l’esperienza del ”Codice rosa” nasce dal”territorio su esperienze avviate, quanto produttive comequella di Grosseto in Toscana o del Policlinico Umberto I aRoma. Ora l’idea – ha detto il ministro – e’ quella dimettere in rete queste esperienze con un protocollo nazionaleche fornisca le linee comuni per un intervento che vedacoinvolti diversi dicasteri quali quello dell’Interno, dellaGiustizia e delle Pari opportunita’ oltre, naturalmente, aldicastero della Salute”. In sostanza il ”Codice rosa”, e’stato spiegato fa scattare una serie di protocolli diassistenza e aiuto non solo sanitario e psicologico ma anchedal punto di vista della sicurezza e della protezione dellavittima di violenza. Violenze, quelle sulle donne, ha spiegato Lorenzin,aumentate proporzionalmente alla situazione ”di crisieconomica in atto che sta alimentando la violenza domestica efamiliare”.

Ad auspicare una rete ”a maglie tanto strette e serrateda farla somigliare piu’ ad un tappeto” tra le diverserealta’ istituzionali e’ stato il Capo della Polizia,Prefetto Alessandro Pansa che ha parlato di quella sulledonne come di un ”genere di violenza che non e’ solo controle donne ma che mette in crisi – ha detto – i cardini dellastessa nostra societa”’. A parlare, invece, di ”problema culturale” e’ stato ilpresidente della Corte di Cassazione Giorgio Santacrocesecondo il quale il problema non sara’ mai superabile seaffrontato solo sul piano punitivo e giudiziario. gc/