Scuola: oggi in 100 mila in 70 piazze italiane

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(askanews) – Roma, 11 ott – Sono 100 mila gli studenti che oggimanifestano in 70 piazze italiane. ”Oggi – spiega DanieleLanni portavoce nazionale della rete degli studenti medi -chiediamo di essere ascoltati: vogliamo investimenti seri euna riforma strutturale del sistema scolastico. Da Venezia aSiracusa, da Perugia a Macerata, saremo in piazza in tuttaItalia al grido di ‘si scrive scuola, si legge futuro’, perchiedere che la scuola torni al centro delle politiche delPaese, con riforme vere e investimenti sostanziosi”.

”In questi giorni il Dl ‘l’istruzione riparte’ e’ indiscussione proprio alla Camera dei Deputati ma per noi sitratta di una misura assolutamemte insufficiente per darerisposte agli studenti e alle nostre scuole”, continua ilportavoce, che precisa: ”siamo convinti che il futuro delnostro Paese debba necessariamente ripartire dagliinvestimenti in scuola pubblica e istruzione. Il mondo dellaScuola necessita di investimenti seri e mirati, e di unariforma strutturale che, a partire da una legge nazionale peril diritto allo studio, vada nella direzione di rendere lascuola pubblica, laica e aperta a tutti”.

Per la Dario Costantino, coordinatore nazionale dellaFederazione degli Studenti, ”Il governo ha dimostrato che sipuo’ invertire la rotta sull’istruzione. Si possono spendererisorse e utilizzare parole diverse, ma se non andiamo finoin fondo gli sforzi saranno vani. Oggi con la nostraorganizzazione siamo nelle piazze del Paese per chiederlo adalta voce”. ”In Italia – ha ricordato Costantino – idiritti degli studenti non sono garantiti. Chi partesvantaggiato spesso ci rimane, non conclude gli studi o lo facon fatica”. Per questo, FdS ha ”scritto e presentato, conalcuni giovani parlamentari del Partito Democratico, unalegge nazionale sul diritto allo studio per gli studentimedi, ad oggi inesistente. Attendiamo che si apra undibattito che non cada nel vuoto, e che questa proposta vengacalendarizzata in Aula”.

Di altro avviso, invece, Virgilio Falco, portavoce diStudiCentro, organizzazione studentesca appartenente alnetwork dell’European Democrat Students, che ha detto: ”lemanifestazioni di oggi si svolgono con uno strano tempismo:proprio mentre il Parlamento procede alla conversione delDecreto Legge che ritorna a dare centralita’ agli studenti eal diritto allo studio, si torna a scendere in piazza come senulla fosse accaduto. Nel rispettare i manifestanti, cichiediamo: non starete scendendo in piazza fuori tempomassimo?”. Per StudiCeentro, ”la priorita’ di questi giorniresta l’effettiva conversione in legge del DL istruzione, undecreto che realizza una inversione ad U rispetto alle scorsepolitiche educative e che da’ una copertura, seppur limitata,alle richieste giunte per molti anni al MIUR da parte delleassociazioni studentesche. Proprio per questo, e per lagenerosa disponibilita’ offerta subito dal ministro Carrozza,- conclude Falco – che ci chiediamo se queste manifestazionisiano la risposta piu’ adeguata ai problemi che vivono glistudenti italiani”.

red/rus