‘Ndrangheta: vittima scrive al papa, ”condanni rapporto Chiesa-mafia”

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 10 ott – Papa Francesco ”lechiediamo una condanna ferma per quel che riguarda ilfenomeno della mafia, delle regole precise e ferree per cuifede pagana non si mescoli con quella cristiana. Le chiediamouna verifica per quel che riguarda la condotta di parroci evescovi soprattutto in terra di Calabria”. Cosi’ AdrianaMusella, presidente dell’associazione antimafia’Riferimenti’, figlia di una vittima dell”Ndrangheta in unalettera inviata al pontefice chiede la ferma condanna delrapporto tra Chiesa e mafia.

”Mio padre Gennaro Musella – scrive la figlia – e’ statodisintegrato dalla ‘ndrangheta calabrese, saltando in ariacon la suo autovettura a Reggio Calabria”.

Oggi, prosegue Adriana, in Calabria ”c’e’ chi consente isacramenti ai criminali, parrocchie che da costoro vengonosovvenzionate, malavitosi che sorreggono Santi e Madonnenelle processioni che, si tramandano di generazione ingenerazione il diritto di portare sulla propria spallal’immagine sacra con l’assegnazione di un posto stabile eintoccabile. Il problema e’ che spesse volte quel ‘posto’viene occupato e tramandato da devoti con moltepliciprecedenti penali”.

In passato, ricorda la figlia di Gennaro Musella, ”ivescovi calabresi hanno fatto anche un documento” ma ”trale parole e i fatti non c’e’ coerenza”.

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