Crisi: Cia, 62% famiglie italiane taglia su cibo. Cancellare aumento Iva

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(askanews) – Roma, 8 ott – Le famiglie italiane riescono adarrivare a fine mese solo con una feroce ‘spending review’tra le mura domestiche, come dimostra il crollo dell’1,8%della spesa per i consumi nei primi sei mesi dell’anno.

Purtroppo il potere d’acquisto continua a rimanere interritorio negativo (-1,7%) e le famiglie, di conseguenza,sono costrette a tagliare su tutto, anche su quantita’ equalita’ del cibo portato in tavola. E l’aumento dell’Iva al22% non fa che rendere tutto ancora piu’ difficile. Loafferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in meritoai dati diffusi oggi dall’Istat.

Oggi la tavola degli italiani e’ assolutamente ‘low-cost’:il 62% delle famiglie riduce le quantita’ di cibo acquistate,ma soprattutto per 6,5 milioni di famiglie i discount sonodiventati l’unica alternativa praticabile per resistere aicolpi della crisi, spiega la Cia. Nel 2013 si e’ ridotta dinetto la spesa per pesce (-18,4%) e carne rossa (-4%), maanche quella per pasta (-9%) e latte fresco (-7,5%).

Vuol dire che la situazione degli italiani e’ drammatica eche non si intravede alcun recupero della domanda interna,come afferma oggi anche la Confcommercio. Per questo -sottolinea la Cia – bisogna fare tutto il possibile percancellare l’aumento dell’Iva, dando un segnale di fiduciaalle famiglie e alle imprese. Non si puo’ ignorare il fattoche l’aumento dell’imposta riguarda il 60% dei consumi e chequesto innalzamento di un punto percentuale dell’aliquotaavra’ un costo compreso tra i 200 e i 300 euro annui afamiglia. Continuando su questa strada, quindi, si deprimeancora di piu’ la crescita e si allontana la ripresadell’economia e del Paese.

red/res