Avezzano: ”vendeva” raccomandazioni, arrestato falso finanziere

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(askanews) – L’Aquila, 8 ott – Si era fatto consegnare, a piu’riprese e da piu’ persone, quasi 10 mila euro rigorosamentein contanti, spacciandosi, sotto falso nome, per un influenteappartenente alla Guardia di finanza in grado di assicurareraccomandazioni per sgravi fiscali o posti di lavoro. Pertale ragione i finanzieri, quelli veri, della compagnia diAvezzano hanno arrestato S.G. di 37 anni, di San VincenzoValle Roveto.

Lo comunica in una nota il comando provinciale de L’Aquilaprecisando che il provvedimento prevede gli arrestidomiciliari ed e’ stato emesso dal Gip di Avezzano, MariaProia, su richiesta del Pm, Maurizio Maria Cerrato.

L’arrestato si era fatto consegnare del denaro da unadecina di persone alle quali aveva promesso, di volta involta, di poter beneficiare di improbabili sgravi fiscalisulla retribuzione pensionistica, ovvero l’affidamento deilavori in appalto e/o la gestione di bar all’interno dialcune caserme della capitale, ma anche la sua determinanteintercessione per far conseguire un sospirato trasferimentodi un congiunto carabiniere ed ancora, di interveniredirettamente presso una nota impresa nazionale di spedizioni,verso la quale vantava importanti conoscenze ed entrature,per favorire delle assunzioni dirette.

In questo caso – sottolinea il comunicato – si e’ persinoverificato che taluni dei denuncianti, ingolositi dallaprospettiva di uno stipendio piu’ alto, si sianopreventivamente licenziati dal proprio posto di lavoro,puntando tutto sulla decisiva raccomandazione.

Quando i fatti hanno rivelato l’effettiva natura di talidoti affabulatorie ed il denaro che doveva facilitare ”lapratica” era gia’ stato consegnato, S.G. si e’ resoirreperibile alle sue vittime.

A queste non e’ restato che ammettere i propri torti peraver accettato di pagare in cambio di una raccomandazione edenunciare l’uomo alla vera Guardia di finanza, sperando direcuperare almeno le somme versate.

Dopo le denunce dello scorso mese di aprile, e’ partitacosi’ la caccia all’identificazione dell’uomo nonostante eglisi fosse sempre mosso sotto falso nome ed avesse fornitorecapiti telefonici intestati ad altri.

Quando i finanzieri sono giunti sulle sue tracce, e’bastato mostrare la fotografia dell’impostore alle personetruffate per incastrarlo.

Ora le indagini puntano a verificare se l’arrestato abbiatruffato anche altre persone e che fine abbia fatto il denaroa lui consegnato.

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