Salute: no a esami radiologici inutili per preservare tasche e salute

57 4, 1321 -

(askanews) – Milano, 4 ott – In Italia una prestazioneradiografica su 3 e’ inutile. Se si considera che il costoper ogni esame, a seconda delle metodiche impiegate (si vadai 20 Euro di un semplice esame radiologico ai 150-200 Eurodi una risonanza magnetica), incide comunque sulla gestionesanitaria, specie per TC e RM, e che ogni anno si fanno circa1 milione di prestazioni radiologiche, si puo’ immaginarequanto ci perda lo Stato. Come se non bastasse, prescrivereradiografie inutili aumenta del 400% il rischio di essereoperato inutilmente.

La stima e’ della Societa’ Italiana di Radiologia Medica, unadelle piu’ antiche associazioni di categoria del settoremedico e, nello specifico, dei professionisti di radiologia(circa 10.000 gli associati), che, in occasione dellacelebrazione del convegno per il suo centenario, dal tema”L’innovazione in radiologia per la medicina di domani”,cerca di dare delle risposte costruttive a questo problema.

Rendere gli esami piu’ performanti in termini diagnostici eridurre l’esecuzione di quelli inutili sono le due scommesseper il futuro lanciate da SIRM che, proprio in concomitanzacon la due giorni congressuale, in programma oggi e domaninell’Aula Magna dell’Universita’ Statale di Milano,ufficializza la propria adesione al progetto ”Fare di piu’non significa fare meglio”.

Si tratta della versione italiana di ”Choosing Wisely”(Scegliere Saggiamente), ovvero la campagna attuata negliStati Uniti per scoraggiare il ricorso a esami e procedimentimedici inutili da parte dei cittadini. Nel nostro Paese e’stata fatta propria dalla rete Slow Medicine, fondataall’inizio del 2011 da professionisti che operano nel mondodella salute e composta da societa’ scientifiche,associazioni, collegi e ordini professionali e gruppi dicittadini che condividono e sostengono un modello di cura chesia sobria, rispettosa e giusta: sobria, perche’ fare di piu’non vuol dire necessariamente fare meglio; rispettosa,perche’ valori, aspettative e desideri delle persone sonodiversi e inviolabili; giusta, perche’ e’ doveroso garantirecure appropriate e buona qualita’ per tutti.

Ma quali sono gli esami da evitare o ridurre al minimo?SIRM ha stilato a tal proposito un elenco di 5 pratiche adalto rischio di inappropriatezza: al primo posto spicca senzaombra di dubbio la risonanza magnetica del rachidelombosacrale, ma anche quelle dell’encefalo e del ginocchionon sono da meno. ”In parole povere – spiegano glispecialisti – se si ha il mal di schiena sarebbeconsigliabile prima curarlo ed effettuare eventualmente unesame RM solo in caso di persistenza del dolore. Analogamentee’ opportuno non richiedere esami per cefalee che nonpresentino complicazioni o fattori di rischio o per dolorialle ginocchia non meglio identificati”. Chiudono la topfive dei procedimenti superflui i raggi X al toracepre-operatorio e quelli al cranio in trauma lieve.

red/mpd