Papa: fiume di fedeli dinanzi al crocefisso caro a San Francesco

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(askanews) – Assisi, 4 ott – Un fiume di fedeli, arrivati dalontano, italiani e stranieri, numerosi che hanno dormito neisacchi a pelo per guadagnare le prime file e poter salutare evedere da vicino il papa ”venuto da lontano, dalla fine delmondo”. Pellegrini in attesa ore e ore, per poter diregrazie al papa che viene in terra francescana, a colui che havoluto imporre a se’, il nome del poverello, un chiarosegnale ad una chiesa che deve essere povera, che guarda agliumili, agli ultimi, oggi piu’ che mai agli immigrati dopo laspeventosa tragedia di Lampadusa. Oggi e’ giornata di luttonazionale e la gente prega anche per le vite di quei poverisventurati, mortiper sfuggire alle guerre e alla poverta’.

Nella piazza inferiore e’ stato allestito un grande palco,senza sfarzo come richiesto dalle autorita’ vaticane e comedeciso dai francescani. Un palco, nello spesso punto dovevennero costruiti gli altri in passato, quando gia’ dal 1986Giovanni Paolo II volle ad Assisi i capi di tutte lereligioni per la pace mondiale. Il palco di ”oggi”, per laprima visita di Papa Francesco in Assisi, e’ una semisferacircolare capovolta ”quasi un mondo stilizzato, dominato alcentro da una copia del grande crocifisso della chiesa di SanDamiano, davanti al quale nel 1205 San Francesco ascolto’ lastorica frase ”va’ e ripara la mia casa”. Un’idea semplice- e’ scritto nel sito sanfrancesco.org – che l’architettoromano Marco Calzavara ha realizzato tutta in legno marronecon graduali toni crema e bianchi, colori che dannovisibilita’ e linearita’ plastica alle scalinate anch’essecircolari che, gradatamente, portano lo sguardo ad elevarsiverso un fondale caratterizzato da una scenografiainteramente disegnata in stile francescano. Ai piedi delCristo, l’altare, la mensa eucaristica realizzata – cometutto il resto del palco – in stile semplice e lineare, sucui papa Francesco celebrera’ l’attesa Messa, nella piazzaantistante la Basilica Inferiore del Sacro Convento. Ai piedidel Crocifisso per la prima volta viene esposto il calcodella statua di San Francesco che lo scultore Giovanni Dupre'(1817-1888) modello’ per la chiesa di San Rufino. Una”presenza”, quindi, molto significativa che avra’certamente la forza di tenere sempre vivo il ricordo delPoverello in ogni momento della celebrazione papale. Suquesto palco, verra’ celebrata la Santa messa con l’omeliadel Santo Padre e l’offerta dell’olio (e’ la regione Umbra anome di tutti i comuni) per la lampada votiva che ardeperennemente sulla tomba del santo poverello. Pg/res