(askanews) – Assisi, 4 ott – ”Non abbiate paura di uscire eandare incontro” agli emarginati, ”non lasciatevi bloccareda pregiudizi, da abitudini, rigidita’ mentali o pastorali,dal ‘si e’ sempre fatto cosi”’. Lo ha detto papa Francescoincontrando, nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi, ilclero, le persone di vita consacrata, i membri dei Consiglipastorali della diocesi.
Per il pontefice si puo’ pero’ andare ”alle periferiesolo se si porta la Parola di Dio nel cuore e si cammina conla Chiesa, come san Francesco. Altrimenti portiamo noistessi, e questo non e’ buono, non serve a nessuno. Non siamonoi che salviamo il mondo: e’ il Signore”.
Francesco ha richiamato all’aspetto missionario dellaChiesa: ”Annunciare fino nelle periferie”. Anche questo, haaggiunto, ”l’ho preso da voi, dai vostri progettipastorali.
Ma voglio sottolinearlo, anche perche’ e’ un elemento che hovissuto molto quando ero a Buenos Aires: l’importanza diuscire per andare incontro all’altro, nelle periferie, chesono luoghi, ma sono soprattutto persone, situazioni divita”.
”Quali sono le vostre periferie? – ha chiesto il papa -Proviamo a pensarci. Domandiamoci quali sono le periferie inquesta Diocesi.
Certamente, in un primo senso, sono le zone della Diocesi cherischiano di essere ai margini, fuori dai fasci di luce deiriflettori. Ma sono anche persone, realta’ umane di fattoemarginate, disprezzate. Sono persone che magari si trovanofisicamente vicine al ‘centro’, ma spiritualmente sonolontane”.
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