Vajont: sindaco Padrin, non e’ facile perdonare

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(askanews) – Longarone (BL), 3 ott – A 50 anni dall’ ”inumanatragedia”, come l’ha definita Franco Gabrielli, capo dellaprotezione civile, arrivano le prime scuse dello Stato (iministri Orlando e Carrozza), ma i responsabili del disastropossono essere perdonati? ”Personalmente sono indotto aperdonare, perche’ alimentare il rancore mi fa male, ma comecomunita’ e’ difficile, per non dire impossibile” rispondeil sindaco di Longarone, Roberto Padrin. ”Nel caso delVajont, la ferita e’ molto profonda, non si e’ cicatrizzata,e il perdonare puo’ essere coniugato solo al pensierosingolare. E’ il singolo individuo che puo’ o meno perdonare.

Compito di chi rappresenta le istituzioni e’, a parer mio,non avocare a se’ questa determinazione, ma favorire, questosi, la realizzazione di un contesto perche’ questo possaavvenire nel modo piu’ condiviso possibile la considero undovere civico”. Allora sono inutili anche le scuse che ilministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il prefettoGabrielli, Maria Chiara Carrozza, ministro della pubblicaistruzione, hanno presentato nelle loro recenti visite ailuoghi del Vajont? ”I rappresentanti delle massimeistituzioni, riconoscendo le colpe dello Stato e scusandosiper questo nei confronti delle comunita’ colpite nel 1963,hanno fatto uno straordinario passo avanti nell’opera diriconciliazione – sottolinea ancora il sindaco -. Le loroparole sono state apprezzate dalle popolazioni del Vajont eda me per primo. Gradirebbero sentirle anche dalla voce dirappresentanti ancora piu’ autorevoli delle istituzioni. Diquesta catastrofe, infatti, non si comprende ancora perche’lo Stato non sia intervenuto di fronte al pericolo evidente epermetta ancora che i dubbi sulla commistione con icostruttori dell’impianto abbiano fondamento”.

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