Palermo: smantellato sistema scommesse illegali a ippodromo La Favorita

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(askanews) – Palermo, 1 ott – Allo storico ippodromo palermitano”La Favorita” ha operato per diverso tempo un sodaliziocriminale dedito alla raccolta di scommesse clandestine sugare ippiche, che ha alimentato un circuito parallelo aquello regolare ed ufficiale, con un giro d’affaricompletamente ”in nero”, quantificato in piu’ di mezzomilione di euro, nell’arco di due anni.

E’ quanto ha scoperto – riferisce una nota – la Guardia difinanza di Palermo alla fine di quasi 2 anni anni diindagini, coordinate dalla procura del capoluogo sicilianoche ora ha chiesto il rinvio a giudizio per 18 indagati,tutti residenti nella provincia di Palermo, i quali, aseconda dei ruoli rivestiti, sono chiamati a rispondere direati puniti con pene che vanno dai tre mesi di arresto finoa 7 anni di reclusione, in particolare per i delitti diassociazione per delinquere (contestata a 7 soggetti) e diorganizzazione di scommesse abusive su competizioni sportive, nonche’ (nel caso di 8 imputati) per la partecipazione atali scommesse.Diversi imputati risultano gravati da denuncee precedenti penali, anche di carattere specifico, e quindirecidivi.

L’indagine era partita nel 2010 a seguito dellesegnalazioni di enti per l’organizzazione delle corse deicavalli che avevano constatato una notevole diminuzione,rispetto agli anni precedenti, delle puntate risultate, inalcuni mesi, fino al 40% inferiori alla media abituale.

Intercettazioni telefoniche, appostamenti e riprese videocon telecamere nascoste hanno permesso di accertare inumerosi incontri tra allibratori abusivi e scommettitori.

Pochi minuti prima dell’inizio delle corse ippiche, gliscommettitori abituali, anziche’ effettuare le puntate pressogli sportelli abilitati, si rivolgevano a soggetti cheraccoglievano clandestinamente il denaro in contante.

I clienti del circuito illegale, attratti dalle quote divincita piu’ alte di quelle praticate dalla rete autorizzata, ammontavano a circa 15/20 per ogni evento sportivo: per unamedia di sette corse, l’organizzazione raccoglievacomplessivamente un centinaio di scommesse. Durante le pausetra una gara e l’altra, gli organizzatori si riunivano fra diloro per ”dividersi” i proventi.

In base al regolamento delle scommesse equine il numero dipuntate determina il cavallo ”favorito”. Pertanto,l’attivita’ clandestina ”parallela” non solo ha determinatoun calo della raccolta legale e autorizzata delle scommessesulle gare ippiche, ma ha anche causato un’alterazione nelcorretto funzionamento di quest’ultima, condizionando in modoindiretto i pronostici delle corse.

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