Immigrati: Acli, Scicli tragedia che interroga comunita’ internazionale

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(askanews) – Roma, 1 ott – ”L’ultima strage di migranti, inprevalenza eritrei, consumatasi sulle coste ragusane diScicli chiama ognuno alla proprie responsabilita’. Non sipuo’ restare fermi di fronte alle tragedie annunciate,soprattutto quando a poche miglia del confine d’Europa lecondizioni politiche costringono alla fuga”. E’ quantosostiene Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acliche fanno appello alle istituzioni governative, affinche”’si metta fine ad una ferita nella storia della civilta’europea e del mediterraneo ed affinche’ i gravissimi emolteplici conflitti che insanguinano l’Africa (se ne contanoalmeno 24 in corso nell’intero continente) assurganofinalmente all’attenzione della Comunita’ internazionale”.

”Occorre interrogarsi su quante persone dovranno ancoramorire lungo le coste italiane per mettere fine ad unacontinua ed inesorabile perdita di vite umane – affermaAntonio Russo, resp. Immigrazione Acli nazionali – Cichiediamo se i tredici cittadini eritrei e somali, costrettialla morte dagli scafisti a pochi metri dalla spiaggia diScicli, siano gli ultimi di una interminabile scia di morteche ogni anno accresce la lista delle vittime del mare e, senon sia il caso, nella circostanza dell’aumento deglisbarchi, di rafforzare il pattugliamento delle coste italianeanche con il coinvolgimento delle istituzioni europee”.

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