Agricoltura: Cia, ortofrutta italiana verso paesi importatori

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(askanews) – Roma, 25 set – Qualcosa si muove nell’ortofruttaitaliana. Il recente via libera all’esportazione di mele epere negli Usa e dei kiwi in Corea non risolve i problemi delcomparto, ma puo’ fungere da apripista per sbloccaresituazioni che possono garantire nuovi mercati e nuoviredditi per gli operatori. Proprio in questi giorni, incontemporanea con lo svolgimento del Macfrut a Cesena,Rassegna tutta dedicata al settore, partira’ la primafornitura di mele e pere italiane per il mercatostatunitense. Ed e’ proprio in occasione del Macfrut cheAgrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperativeitaliane) illustrera’ le proposte per far volare il settore,in un convegno che si terra’ il prossimo venerdi’ 17 alle10.30 presso la ‘Sala Europa’ di Cesena Fiera. Un comparto, quello dell’ortofrutta italiana, che attendecon ansia di conoscere i contenuti applicativi della nuovaPac (Politica agricola comune) e le nuove proposte sullaspecifica Ocm (Organizzazione comune di mercato) delsettore.

Tutti nodi, insieme alla stesura definitiva dei specificiregolamenti, che dovranno essere sciolti da Bruxelles neiprossimi mesi, se non nelle prossime settimane. Agrinsieme, in questo contesto, sta lavorando affinche’ lemisure che verranno adottate vadano nella giusta direzione,premiando i redditi di agricoltori, rilanciando lacompetitivita’ di cooperative ed organizzazioni deiproduttori e salvaguardando i consumatori.

In Italia, spiega la Cia, ci sono 463 mila aziende per unasuperficie coltivata di 1,2 milioni di ettari, con una mediadella superficie aziendale intorno ai 2,5 ettari. Un valoredella produzione che sfiora gli 11 miliardi d’euro all’anno.

Circa 85 mila produttori attivi nelle 289 organizzazioni diproduttori riconosciute. Quasi 26 milioni di tonnellate difrutta e verdura prodotte nell’ultimo anno. Per un export chemuove circa 4 miliardi d’euro. Sul fronte dei consumi, e’ di219 grammi, pro capite al giorno, il consumo di frutta inItalia, mentre di 228 grammi quello degli ortaggi, largamenteinferiore al quantitativo minimo raccomandato che e’ pari a400 grammi giornalieri.

red/rus