Cultura: Venezia presenta dossier candidatura a Capitale Europea 2019

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(askanews) – Roma, 20 set – E’ stato presentato ufficialmenteieri il dossier di candidatura di Venezia con il NordestCapitale Europea della Cultura 2019. I contenuti del progettosono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa -tenutasi a Roma, sede della Stampa Estera, il 19 settembre,in concomitanza con il deposito ufficiale del dossier alMiBAC – cui hanno partecipato il sindaco di Venezia GiorgioOrsoni, presidente del Comitato fondatore, i rappresentantidegli Enti Fondatori coinvolti (Regione del Veneto, RegioneAutonoma Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Venezia,Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano)e il presidente del Comitato Promotore Innocenzo Cipolletta.

La citta’ lagunare e’ capofila di un ampio territorio cheinsieme si candida a Capitale della Cultura 2019 a partire datre elementi chiave: partecipazione, crescita economica evalorizzazione dei beni culturali e artistici. ”Il punto di forza della candidatura e’ il concetto direte non soltanto materiale con il potenziamento di strade eferrovie, ma anche immateriale e di tipo culturale tramite lacostruzione di connessioni tra le ricchezze del territorio”,ha spiegato il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. ”Sono lieto che Venezia si sia messa al servizio di unprogetto che ha registrato un’ampia e proficua coesione tratutti i soggetti coinvolti. L’assoluta novita’ e’ che lacandidatura di Venezia con il Nordest coinvolge un interoterritorio, omogeneo per molti versi, ma anche ricco dispecialita’, e non una singola citta’. Partecipiamo pervincere e sono molto fiducioso”.

Il progetto per la Capitale della Cultura e’ cardine dellosviluppo e del rilancio di una ”macro-area” storicamentecollegata a Venezia, che si sta costruendo da anni: l’idea e’quella di realizzare un’autentica ”metropoli culturale” delNordest, un concetto inedito che metta concretamente in retetutte le ricchezze del territorio, come ha illustratol’estensore del dossier Fabio Isman: ”La candidatura poggiasu un concetto essenziale: l’unita’ nella diversita’. Sitratta infatti di un territorio innervato da numerosedifferenze culturali, che costituiscono un patrimonio enormedi ricchezze”. Nella nostra idea di metropoli culturale, incui ogni cittadino puo’ costruire il proprio percorso ecreare connessioni tra ambiti diversi”. Il vicepresidente della Provincia Autonoma di BolzanoChristian Tommasini ha spiegato ”crediamo fermamente inquesto progetto poiche’ mette la cultura al centro di un’ideadi sviluppo in grado di unire territori diversi. La culturapuo’ produrre ricchezza e benessere, l’importante e’ puntaresu una progettualita’ ad ampio respiro, proprio come nel casodella nostra candidatura”. L’assessore della Regione Autonoma Friuli Venezia GiuliaPaolo Panontin, intervenuto a nome della Presidente DeboraSerracchiani, ha spiegato che ”il Friuli Venezia-Giuliapunta con decisione su questa candidatura anche perche’ siamoprofondamente legati al concetto di Euroregione. Il nostroterritorio presenta varieta’ linguistiche e culturali, chevanno considerate vere e proprie ricchezze da mettere afattor comune”.

Per la Regione del Veneto la dirigente De Gregorio haportato i saluti del Presidente Luca Zaia: ”Abbiamo sposatocon piena convinzione questo percorso poiche’ riteniamorappresenti un’occasione irripetibile per innescare relazioniproficue e durature tra territori diversi, ma decisi acooperare con entusiamo”. ”Il dossier che abbiamo presentato al Mibac parte dalontano e si presenta con una struttura ricca e articolata,ha spiegato Innocenzo Cipolletta, Presidente del ComitatoPromotore. E’ il frutto dello sforzo, delle amministrazionicoinvolte. Il tema della pace e’ il traino del nostropercorso in quanto nel 2019 celebreremo il 100* anniversariodella fine della Prima Guerra Mondiale e della conseguentenascita del sentimento europeo. La collaborazione di cosi’tanti soggetti ci consentira’ di costruire una gestione ampiama organica dei beni culturali”.

Nel dossier Venezia con il Nordest anche la proposta diospitare tutte le 26 citta’ gia’ Capitali Europee dellaCultura per instaurare una rete di collaborazione e perpresentare un rilevante segmento della cultura europea in unasorta di ”Expo delle Capitali della Cultura europea”. Lacandidatura, e’ stato spiegato, si autosostienefinanziariamente, senza il ricorso a contributi statali.

Oltre alle risorse gia’ destinate alla cultura, per glieventi del 2019 e’ stato stanziato un budget aggiuntivo di 70milioni: 30 arrivano da sponsorizzazioni e diritti televisivie gli altri 40 sono contributi di Enti pubblici locali eregionali, fondazioni bancarie, Camere di commercio ecategorie economiche.

Il progetto di candidatura di Venezia con il Nordest e’stato ottimamente accolto da buona parte degli italiani: e’quanto certifica un sondaggio realizzato nel luglio scorsodalla Swg, i cui risultati sono stati presentati per la primavolta nel corso dell’incontro odierno. Il 74% degliintervistati su scala nazionale giudica positivamente l’ideadella candidatura di Venezia con il Nordest, percentuale chesale al 93% per i cittadini del Nordest. Il favore per la candidatura e’ del 64% su scala nazionalee del 91% per gli abitanti del Nordest. L’apprezzamentorisulta evidente anche se si confronta la candidatura conpossibili concorrenti: per il 34% degli intervistati infattiVenezia e’ la piu’ adatta al titolo (in Nordest la rispostae’ 75%) mentre la secondo in classifica e’ Siena che si fermaal 17% (seguono Urbino con l’11%, Ravenna con l’8%, Matera eBergamo con il 5%).

Il capoluogo Veneto sarebbe il migliore sia perche’rappresenta al meglio al cultura in Europa (per il 26%) e lacreativita’ e l’innovazione (per il 31%) che per le risorse adisposizione (per il 44%). Per quanto siano ancora pochi gliitaliani, circa uno su tre, che sanno che nel 2019 sara’l’Italia a scegliere la capitale europea della cultura, unosu quattro sa della candidatura del Nordest, anche in questocaso una percentuale doppia rispetto a Urbino che la segue.

Anche la scelta del tema della Pace in occasione dei 100 annidalla fine del primo conflitto mondiale trovo l’approvazionedell’88% degli intervistati.

Riscontri positivi anche sul versante dell’imprenditoria edella classe dirigente locali: lo segnala un ulterioresondaggio realizzato dalla Fondazione Nord Est. Dalleinterviste e’ emerso come il principale punto di forza dellacandidatura sia il brand Venezia che, in termini dimarketing, puo’ rappresentare il traino per la reteterritoriale. Altri punti di forza, il sistema produttivo ela capacita’ ricettiva. Da un’eventuale assegnazione, questiopinion leader si aspettano in primo luogo l’occasione diattrarre talenti da tutto il mondo e una concreta spinta peruscire dalla crisi. La ricaduta principale attesa e’ quella che riguarda ilturismo: il 67% degli intervistati e’ convinto che si trattidi un’opportunita’ per tutto il territorio. Il 90% vedequesta candidatura, comunque vada a finire, come un’occasioneper riflettere sul patrimonio culturale e di innovazione delterritorio e della sua capacita’ di fare rete.

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