Caccia: Enpa, italiani non sopportano spari, sempre meno le doppiette

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(askanews) – Roma, 13 set – ”Domenica 15 settembre al vial’apertura generale della stagione venatoria e ben poco,purtroppo, sembra cambiare nel nostro Paese. Infatti, sarannodecine di milioni gli animali che verranno sterminati soloper un crudele gioco. Mentre cresce l’ostilita’ degliitaliani nei confronti di una pratica che sfocia spessonell’illegalita’, favorita dall’assenza di controlli.

Un’illegalita’ che riguarda anche i calendari venatoriemanati dalle Regioni, che, in violazione sia della direttivaeuropea ‘uccelli’, sia della stessa legge nazionale,permettono gli spari durante le fasi piu’ delicate della vitadell’avifauna, cioe’ durante la fase di migrazionepre-nuziale, di nidificazione, di riproduzione e dipendenzadei piccoli dai genitori. Una illegalita’ conclamata earrogante che rischia di farci condannare nuovamentedall’Europa”. Queste le parole con cui l’Enpa (entenazionale protezione animali) commenta il via alla nuovastagione di spari, autorizzati per il ‘divertimento’ dipochi.

”Gli italiani – dice l’Enpa – sono esasperati dal climache lo stesso mondo venatorio crea: oltre alla questionedella pubblica sicurezza, i cacciatori sono ancora gli unicia poter entrare nei fondi privati grazie alla sopravvivenzadell’arcaico articolo 842 del codice civile, di cui da annisi chiede l’abolizione per rispettare il diritto di ognicittadino a tutelare la sua proprieta’ privata. Esistono poirisvolti ben piu’ nascosti come l’abbandono dei cani dacaccia, fenomeno che riempie i canili anche della nostraassociazione, o la loro reclusione in box angusti durante imesi in cui la caccia e vietata, come hanno denunciato spessole stesse Guardie Zoofile dell’Enpa. Per non parlare poi delbracconaggio, denunciato anche in recenti conferenzeinternazionali, per cui si parla di un vero ‘caso Italia”’.

”Gli italiani si continuano a chiedere perche’ icacciatori continuano a voler uccidere per ‘divertimento’specie le cui popolazioni sono particolarmente in crisi, inItalia come all’estero, al punto che l’Europa stessa cichiede di sospenderne il ‘prelievo”’, si chiede l’Enpa cherivolge questa stessa domanda al Governo, facendo appello alrispetto delle regole comunitarie, al rispetto dei pareriscientifici, all’assoluta necessita’ di tutela di unabiodiversita’ sempre piu’ impoverita e devastata nei suoihabitat.

red/lus