Vendemmia: associazioni, produzione in aumento e buona qualita’ ovunque

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(askanews) – Roma, 10 set – Una produzione vicina ai 45 milionidi ettolitri, un aumento del 7% rispetto al dato diffusodall’Istat per il 2012 ed una buona qualita’ su tutto ilterritorio nazionale. Queste le previsioni di Agrinsieme perla vendemmia in corso e su cui convergono Federvini e ancheUiv, che da anni collabora con Ismea per l’elaborazione delleprevisioni attraverso un capillare monitoraggio delterritorio vinicolo italiano con un dettaglio regionale.

”Per la prima volta quest’anno le nostre organizzazionihanno monitorato insieme l’andamento del settorevitivinicolo – ha detto il coordinatore di AgrinsiemeGiuseppe Politi – ed hanno condiviso le riflessioni ricavatedai propri osservatori economici”.

Anche se in rialzo rispetto alla precedente, la produzionedi questa campagna risulta non abbondante, attestandosi sulivelli leggermente sotto la media dell’ultimo quinquennio.

Il quadro appare comunque abbastanza omogeneo a livellonazionale, in termini di intensita’ di aumento percentuale. ”Le aspettative dei nostri produttori per questavendemmia – sostiene il presidente di Unione Italiana ViniDomenico Zonin – sono incoraggianti: benche’ la situazionesia molto differenziata a livello locale in alcune regioni,nel complesso si delinea una sostanziale stabilita’ a livellonazionale”.

In generale, la vendemmia e’ in ritardo rispetto alloscorso anno di circa 15 giorni per le condizioni climatichedifficili che hanno interessato la nostra Penisola inprimavera, ma e’, ad ogni modo, nei tempi ottimali rispettoal normale ciclo vegetativo dell’uva. La presenza di fortigrandinate ha influenzato l’andamento quantitativo di alcunezone, soprattutto nel Nord Italia, ma in taluni casi ilrecupero e’ stato importante e la quantita’ e’ risultata dipoco al disotto della media. ”Nella maggior parte dei casi – commenta il presidente diFedervini Lamberto Vallarino Gancia – le variazioniclimatiche che ancora potrebbero interessare le regioniitaliane in questi primi giorni di settembre ci obbligano adessere cauti, ma sia le condizioni ambientali sia i segnalicolti in vigna ci consentono di essere ottimisti per illivello qualitativo dei nuovi vini”.

In particolare e’ previsto un aumento della produzione deivini bianchi, soprattutto quelli con ottimi livelli diqualita’, mentre per i vini rossi si attende un raccolto inlinea con i dati dello scorso anno. red/sam/