Tv: Corecom, stop a ”trappola” telequiz ingannevoli e costosi

38 5, 1309 -

(askanews) – L’Aquila, 2 set – ”Un intervento immediato a tuteladegli utenti, contro la trappola dei telequiz in tv”. Loannuncia il presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci,coordinatore nazionale dei Corecom italiani. ”Da settimane – sottolinea Lucci – su alcune retinazionali si assiste alla messa in onda di spot pubblicitarisotto la veste di telequiz, in cui il conduttore pone delledomande talmente semplici da rasentare il banale e,rispondendo alle quali, attraverso un semplice messaggio dalcellulare, si puo’ accedere a ricchi premi. Quello che non sidice, altrettanto chiaramente – obietta – e’ che, una voltainviato l’sms, si attiva sul proprio telefono un abbonamentoa servizi dai costi elevati. Questa tipologia di spot vannoad aggiungersi ad un’affollata selva di programmazionitelevisive fatte di maghi e da giochi che pure in manieradifferente, fanno tutte leva sugli stessi punti deboli ecioe’ l’ingenuita’ dei consumatori e la speranza di facilivincite”. ”Questa mattina – continua Lucci – ho provvedutoa inviare una segnalazione all’Autorita’ garante per lecomunicazioni e all’Istituto dell’autodisciplinapubblicitaria, per verificare se sussistono le condizioni diviolazione del Codice di autoregolamentazione, per leeventuali azioni sanzionatorie, oppure per chiedere disospendere la messa in onda di tali spot”. ”E’ il momento di intervenire concretamente: non possiamopiu’ tollerare la reiterazione di tali violazioni – tuona ilnumero uno dei Corecom – Gia’ in passato, alcune aziendefornitrici di questi servizi e responsabili di spotassolutamente analoghi, sono state tacciate di pubblicita’ingannevole e multate, ma a quanto pare gli editoritelevisivi continuano a mandare in onda queste trasmissioni.

Nella nostra missione a tutela degli utenti, e’ imperativosegnalare tempestivamente queste situazioni”. Per Lucci sonosoprattutto i giovani utenti (ragazzi dai 12 ai 20 anni) aessere coinvolti, rispondendo al quiz con i loro telefonini,spesso del tutto inconsapevoli delle conseguenze a cuipossono andare incontro. ”I Corecom vantano molta esperienzain questo ambito – ricorda Lucci – sulla scorta della lorocontinua attivita’ di vigilanza sulla programmazione delletelevisioni locali che ricorrono a queste forme dipubblicita’ ‘facile’ per garantirsi introiti sicuri. Siamospesso intervenuti per garantire la correttezza delleprogrammazioni mandate in onda dalle emittenti nazionali elocali – conclude – poiche’ questo rientra nei compitiprecipui dei Comitati per le comunicazioni e intendiamorendere questa attivita’ efficace a favore di ogni cittadino,anche quando sono televisioni nazionali a permettere questeattivita”’. iso/mau