Papa: telefona a donna argentina vittima stupro, ‘Lei non e’ sola’

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 27 ago – ”Quando ho sentito lavoce del papa al telefono mi e’ sembrato di essere stata toccatadalla mano di Dio”. Cosi’ una donna argentina, AlejandraPereyra, di 44 anni, vittima di uno stupro da parte di unpoliziotto, ha definito la conversazione di quasi 30 minutiavuta domenica 25 agosto con papa Francesco. Alejandra, si leggesu ‘Il Sismografo’, blog d’informazione religiosa, ha raccontatoieri la sua esperienza e la sua emozione al Canale 10 deiservizi radio-televisivi dell’Universita’ Nazionale di Córdova(UNC), Argentina, dicendo di aver scritto una mail al ponteficealmeno dieci giorni fa per chiedere aiuto e per denunciare diessere due volte vittima di un’ingiustizia: da un lato oggettodi un’abominevole stupro da parte di un poliziotto e dall’altro,dopo la sua coraggiosa denuncia, oggetto continuo di minacce,pressioni e perquisizioni da parte degli inquirenti.

Alejandra Pereyra, residente nella localita’ di Villa delRosario prosegue dicendo: ”Ieri (domenica 25) alle 15.50 circa(10.50 in Roma) e’ squillato il mio cellulare e quando hochiesto chi era mi sono sentita rispondere: ”Il papa. Sonorimasta pietrificata”. Si tratto’, aggiunge visibilmentecommossa, di una ”conversazione di fede e di fiducia. Il papaascolto’ con molta attenzione il mio racconto. Ora faro’ ditutto per andare in Vaticano. Lui mi ha detto che mi avrebbe ricevuto”.

”Ora so che non sono solo e mi alzero’ in piedi nuovamente. Ilpapa mi ha detto che non sono sola e mi ha chiesto di averefiducia nella giustizia”, commenta la signora Alejandra chedice inoltre di essere rimasta colpita dalla voce del pontefice.

Infine, aggiunge: ”Il papa mi ha raccontato che riceve migliaiadi lettere ogni giorno, ma che cio’ che io gli avevo scritto loaveva emozionato e gli aveva colpito il cuore”.

dab/lus