Aviaria: E.Romagna risponde on-line a consumatori. Sanitari, no rischi

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(askanews) – Bologna, 23 ago – All’indomani della scoperta difocolai di influenza aviaria in allevamenti nel ferrarese esul confine tra le province di Bologna e Ravenna, la regioneEmilia Romagna e le aziende Usl di Imola e Ferrara hannoraccolto le domande piu’ frequenti arrivate in questi giornie reso disponibili on-line le relative risposte.

Lo comunica una nota ribadendo che ”non c’e’ nessunpericolo che possa derivare dal consumo di carni avicole e diuova”. Ci sono problemi a mangiare alimenti che contengono uovacrude? Debbo usare qualche precauzione per le galline delpollaio domestico? Ma se non ci sono pericoli di contagio,perche’ vengono sequestrate le uova? Queste sono solo alcunedelle domande alle quali si puo’ trovare, a partire daiprossimi giorni, una risposta consultando il sito internetdella Regione(http://www.saluter.it/influenza-aviaria-le-domande-e-le-risposte-piu-frequenti),della Usl di Imola(http://www.ausl.imola.bo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6415),della Usl di Ferrara(www.ausl.fe.it/home-page/news/allegati-news/2013/aviaria-le-risposte-alle-molte-domande-dei-cittadini)e del Comune di Mordano(http://mordano.provincia.bologna.it/index.php/influenza-aviaria).

Le stesse informazioni, su depliant, sono disponibilianche presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico deglistessi Enti.

Le autorita’ sanitarie precisano che per gli allevamentiavicoli rurali, ossia per chi possiede pollame (galline,anatre, oche e altri volatili) per consumo personale, nonesistono pericoli che possano derivare dal consumo delle lorocarni o uova. Le precauzioni da adottare sono quelle cheoccorrono per evitare il contatto con animali selvatici,adottando alcuni accorgimenti, come ad esempio evitare chenel recinto scorrano fossi o canali o vi siano stagni.

Per quanto riguarda la prevenzione della diffusione delvirus, la raccomandazione che viene fatta, se si sospetta chesia comparsa la malattia (ad esempio la morte improvvisa econtemporanea di diversi animali), e’ di contattare ildipartimento di Sanita’ Pubblica dell’Ausl di riferimento,che provvedera’ ad effettuare gli accertamenti del caso.

I sanitari ribadiscono, ancora una volta, che non c’e’nessun pericolo che possa derivare dal consumo di carniavicole e di uova, e che il ritiro di quest’ultime e’ statodisposto esclusivamente come misure di estrema cautela inquanto potenzialmente venute a contatto con il virus. L’eventuale contaminazione non e’ pericolosa per ilconsumatore, bensi’ per il possibile contatto delle uova odei relativi scarti (gusci) con altri avicoli.

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