Alimentare: Legambiente, aggredito made in Italy,672mln beni sequestrati

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(askanews) – Roma, 12 ago – Un’aggressione al made in Italygastronomico. La nuova frontiere della criminalita’ambientale: anche i simboli per eccellenza del ‘made inItaly’ sono sotto attacco. La denuncia arriva da Legambientedurante la manifestazione nazionale che si svolge a Rispescia(Gr) fino a domenica. Secondo il Rapporto Ecomafia diLegambiente, nel 2012 sono state accertati lungo la filiereagroalimentari ben 4.173 reati penali, piu’ di 11 al giorno,con 2.901 denunce, 42 arresti e un valore di beni finitisotto sequestro pari a oltre 78 milioni e 467.000 euro (esanzioni penali e amministrative pari a piu’ di 42,5 milionidi euro). Se si aggiungono anche il valore delle strutturesequestrate, dei conti correnti e dei contributi illecitipercepiti si superano i 672 milioni di euro, con 27 clancensiti da Legambiente con le ‘mani in pasta’. A tavola, secondo Legambiente, e’ seduto il gotha dellemafie: dai Gambino ai Casalesi, dai Mallardo alla mafia diMatteo Messina Denaro, dai Morabito ai Rinzivillo. La scalatamafiosa spesso approda nella ristorazione, dove gli ingentiguadagni accumulati consentono ai clan di acquisireristoranti, alberghi, pizzerie, bar, che anche in questo casodiventano posti ideali dove ‘lavare’ denaro e continuare afare affari. Dalle recenti inchieste e dei sequestri di beni,si e’ stimato in almeno 5.000 il numero dei locali nelle mani della criminalita’, fra ristoranti, pizzerie, bar, intestatiperlopiu’ a prestanome e usati come copertura per riciclare isoldi sporchi.

Una conferma arriva anche dal numero di aziende cheoperano nella ristorazione e nell’alberghiero, confiscate consentenza definitiva al 31 gennaio 2012: sono ben 173 pari al10% di tutte le imprese sottratte ai clan. Ma nel settoreagroalimentare non operano, come e’ ovvio, solo i clan,avverte Legambiente, secondo cui sono sempre tante le storieche danno il solito spaccato di un’imprenditoria truffaldinae pericolosa che viaggia al contrario di come si converrebbe,decisa a calpestare ogni legge per bieco fine di lucro, acosto di mettere a rischio la salute degli ignari cittadini.

Infine, si aggiunge una lunga lista di contraffazioni,adulterazioni, sofisticazioni e truffe, che colpisconosoprattutto i marchi a denominazione protetta, il vantodell’enogastronomia di qualita’. red/lus/alf