‘Ndrangheta: Gdf sequestra beni per 21mln a famiglia Fontana

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(askanews) – Catanzaro, 6 ago – I finanzieri del Gico (gruppoinvestigazione criminalita’ organizzata) del nucleo dipolizia tributaria di Reggio Calabria hanno sequestrato unpatrimonio mobiliare, immobiliare e societario della famigliaFontana, ”ndrina gia’ dominante del quartiere reggino diArchi, per un valore di 21 milioni di euro. Lo comunica laprocura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria chespecifica anche che l’inchiesta, avviata nell’ambitodell’operazione ‘Athena 49%’, aveva gia’ consentito didisarticolare – con l’arresto di otto affiliati per i reatidi associazione a delinquere di stampo mafioso etrasferimento fraudolento di valori – la cosca Fontana.

Infatti, quest’ultima era riuscita a infiltrarsi nella LeoniaSpa, societa’ mista pubblico privata a prevalente capitalepubblico, operante nel settore della raccolta e smaltimentodi rifiuti solidi urbani in citta’.

Le indagini sono state condotte nei confronti delcapocosca Fontana Giovanni e dei figli Francesco Carmelo,Antonino, Giandomenico, Giuseppe Carmelo e dei rispettivinuclei familiari, per un totale di 14 persone fisiche e 6persone giuridiche, facendo emergere la storicita’dell’illecito incremento patrimoniale dagli anni ”80 adoggi. La gdf precisa che fondamentali sono stati tutti glielementi investigativi nel tempo raccolti attraverso ilriascolto di investigazioni tecniche e le dichiarazioni dicollaboratori di giustizia, i quali hanno consentito dicristallizzare il quadro indiziario ricostruito sul conto deisoggetti.

Gli inquirenti hanno accertato che gli affiliati allacosca avessero assunto posizioni quasi monopoliste in alcuniimportanti settori dell’economia cittadina, nonche’ come lagestione mafiosa delle attivita’ commerciali non fossedeterminata solo dal particolare profitto contingente cheesse potevano dare, ma rispondesse ad una piu’ ampiastrategia di ricerca del potere economico, in una visioneimprenditoriale che non opera alcuna distinzione tra profitticriminali e profitti formalmente leciti.

Le societa’ – tutte qualificate quali ‘imprese mafiose’ -non vengono esercitate come mera copertura delle attivita’criminose, bensi’ come sbocco naturale delle medesime,coscientemente previsto e predeterminato nell’ambito dellavisione imprenditoriale- mafiosa. Con i provvedimentiadottati e’ stato disposto ed eseguito il sequestro delpatrimonio riconducibile agli stessi, tra cui figurano, inparticolare la ditta individuale Fontana Giuseppe Carmelo,esercente l’attivita’ di ”commercio al dettaglio dicarburante per autotrazione”, nel cui patrimonio aziendalevi rientra un distributore di carburante stradale – adinsegna ENI – ubicato nella centralissima via De Nava diquesta citta’; la Italservice S.r.l., esercente l’attivita’di ”commercio al dettaglio di carburante per autotrazione,imbarcazioni ed aerei (da diporto)”, nel cui patrimonioaziendale vi rientrano 3 distributori di carburante stradale- tutti ad insegna Q8 – di cui 2 ubicati nel centro cittadinoed 1 (di rilevantissime dimensioni) in localita’ Pentimele;la Sice S.r.l., esercente l’attivita’ di ”compravendita dibeni immobili”, nel cui patrimonio aziendale vi rientrano 10beni immobili (tra cui unita’ immobiliari, magazzini edepositi industriali); 50% del capitale sociale della ThermoFrigo di Fontana Antonino s.n.c., esercente l’attivita’ di”riparazioni impianti elettrici e alimentazione perautoveicoli”, con sede legale e domicilio fiscale a ReggioCalabria,; la Semac S.r.l., esercente l’attivita’ ”commercioautoveicoli”, nel cui patrimonio aziendale vi rientrano ben38 veicoli commerciali; 7 fabbricati e 19 terreni.

red/lus