Fonsai: p er Giulia Ligresti si pensa a iter processuale abbreviato

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(askanews) – Torino, 2 ago – Sara’ sentito ancora una volta, laterza, Fausto Marchionni, ex ad Fonsai, che oggi ha sostenutoun nuovo interrogatorio davanti ai pm Vittorio Nessi e MarcoGianoglio che indagano sul maxibuco della compagniaassicuratrice fino a poco tempo fa controllata dalla famigliaLigresti. Per l’ex top manager Fonsai il giorno indicato e’quello del prossimo 5 settembre. Oggi Marchionni ha rispostoa tutte le domande in modo ”esauriente ed esaustivo”, hadetto il suo legale Giovanni Lageard che contrariamente aquanto riportato in questi giorni ha anche dichiarato di nonaver fatto richiesta di modifica delle misure cautelari algiudice del riesame che si riunira’ martedi’ 6 agosto. E chequindi decidera’ soltanto sulle posizioni di JonellaLigresti, ed Emanuele Erbetta, entrambi in carcere, e diSalvatore Ligresti e Antonio Talarico, entrambi aidomiciliari. La mancata richiesta di attenuazione dellemisure restrittive per Marchionni, ha assicurato il suolegale, non prelude alla richiesta di un iter processualediverso. Mentre, ed e’ questa la novita’ che trapela negliambienti giudiziari, l’ipotesi sarebbe al vaglio dei legalidi Giulia Ligresti, Alberto Mittone e Gian Luigi Tizzoni:anche loro, per non accentuare il braccio di ferro con i Pm,hanno deciso di non ricorrere al tribunale del riesame. Perla figlia di Salvatore, che ha ricoperto il ruolo divicepresidente della Compagnia, oltre che presidente dellaholding di controllo Premafin, si profila quindi la strada diun percorso piu’ celere, forse il rito abbreviato. E questoporebbe anche significare che la donna ha scelto una stradapiu’ collaborativa nel corso del confronto con i Pm. Sembrano quindi a separarsi le strategie processuali dei variindagati, con Salvatore Ligresti che ha chiesto un rinvio (o”l’annullamento”) del suo interrogatorio, per ragioni disalute, e ancora non si sa se potra’ sostenerlo insettembre.

Mentre gli altri , Jonella Ligresti, Emanuele Erbetta eAntonio Talarico, non avrebbero convinto i Pm che sonointenzionati a dare parere negativo alla modifica dellemisure cautelari di fronte al tribunale del riesame ilprossimo martedi’. Senza dimenticare che l’ultimo deifratelli Ligresti, Paolo, divenuto cittadino svizzero, harifiutato di consegnarsi alla giustizia italiana. Tuttavia daparte dei pm elvetici e’ stato avviato un procedimento disequestro per 30 milioni nei confronti dei beni detenutioltrefrontiera dalla famiglia dell’anziano finanziere diPaterno’, sull’ipotesi di riciclaggio, e che cioe’ siano beniacquisiti con i proventi di un reato. E su questoprocedimento sono anche stati sentiti i pm torinesi.

eg/red