Roma: GdF sequestra all’aeroporto di Fiumicino 65 kg di cocaina

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(askanews) – Roma, 1 ago – Ancora droga pronta ad invadere laCapitale, probabilmente per animare le serate dell’estateromana. Ad intercettarla all’aeroporto ”Leonardo Da Vinci”di Fiumicino i finanzieri del Comando Provinciale di Roma. LeFiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, in collaborazione conil personale del Servizio di Vigilanza Antifrode dell’Agenziadelle Dogane, hanno sequestrato oltre 65 chili di cocaina,arrestato tre cittadini italiani, due venezuelani e dueargentini. Singolare il caso di un argentino proveniente daBuenos Aires (Argentina), che ha tentato di superare labarriera dei controlli con un carico di oltre tre chili dipolvere bianca abilmente occultata all’interno di confezionidi dolci perfettamente sigillate. Non meno fantasioso lostratagemma utilizzato da un italiano proveniente da Lima(Peru’), che, durante l’ispezione ai suoi bagagli, hagiustificato il possesso di una batteria da cucina qualestrumento di lavoro utile per la sua attivita’ di chef. Ilpeso considerevole ed il notevole spessore del materialehanno pero’ indotto i militari ad approfondire la situazioneconsentendo di scoprire, all’ interno di ogni pentola,doppifondi contenenti ”polvere bianca”, per un totale dicirca un chilo. Altri quindici chili, sempre di cocaina,erano detenuti da due corrieri italiani, provenienti questavolta da San Paolo (Brasile), che avevano nascosto la droganei doppifondi realizzati nei propri bagagli. Per unargentino proveniente da San Paolo (Brasile), sono statefatali le pesanti imbottiture di due trapunte trasportate,impregnate di cocaina liquida, il cui peso, al termine deiprocessi chimici di estrazione, ammonta ad undici chili. Il quantitativo di droga piu’ ingente e’ stato trovato a duegiovani provenienti da Caracas (Venezuela), che detenevano,nei loro bagagli, ben 35 chili di cocaina divisa in 32panetti, gia’ pronti per essere smerciati probabilmente allamalavita romana. Grazie all’elevato grado di purezza, tuttolo stupefacente sequestrato avrebbe potuto rendere oltre 18milioni di euro. I sette sono stati trasferiti presso ilcarcere di Civitavecchia, a disposizione della localeAutorita’ Giudiziaria. bet/res