Immigrati: Istat, nel 2013 2mln extracomunitari sono ‘di lungo periodo’

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(askanews) – Roma, 30 lug – Continua a crescere la quota disoggiornanti extracomunitari di lungo periodo, che passano da1.896.223 nel 2012 a 2.045.662 nel 2013 e che costituisconola maggior parte dei cittadini non comunitari regolarmentepresenti in Italia (54,3%). Questo il dato che emerge dalrapporto Istat presentato oggi sui ‘cittadini non comunitariregolarmente residenti’ nel nostro Paese tra il 2012 e il2013. L’istituto di statistica specifica che tra le prime diecicittadinanze, la quota di soggiornanti di lungo periodo e’particolarmente rilevante per Albania, Tunisia, Marocco edEgitto (dal 66% al 58,2%) e piu’ contenuta per Cina eMoldova, entrambe al di sotto del 40%. Inoltre, la presenzadi coloro che scelgono di restare in Italia e’particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord: quasiil 37% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti haun permesso rilasciato/rinnovato nel Nord-ovest, il 28,2% nelNord-est e il 23,1% al Centro; meno del 12% ha un permessorilasciato/rinnovato al Sud.

La regione preferita dagli stranieri non comunitari e’ laLombardia (26,5%), seguita da Emilia-Romagna (12,2%) e Veneto(11,6%), mentre, per quanto riguarda le province, lepreferite sono Milano, Roma, Brescia, Torino, Bergamo eFirenze. Nelle province di Milano (11,6%) e Roma (8,4%) viveun quinto degli stranieri non comunitari, ma accanto allegrandi citta’ si collocano anche centri di minore ampiezzademografica: nella provincia di Brescia, ad esempio, vivonopiu’ stranieri non comunitari di quanti ne vivano nell’interaCampania. La regione preferita dalle prime diecicollettivita’ e’ la Lombardia. Anche in questo caso,tuttavia, emergono specificita’ per le varie collettivita’:per i moldavi, ad esempio, la regione in cui si registra ilmaggior numero di presenze e’ il Veneto, per i tunisini e’l’Emilia-Romagna, mentre per i cittadini del Bangladesh e’ ilLazio.

L’incidenza dei soggiornanti non comunitari sul totaledella popolazione residente e’ pari al 6,3%1 e tocca il suomassimo in Emilia-Romagna (10,5%) e Lombardia (10,2%). Lasituazione, pero’, risulta fortemente diversificata a livelloterritoriale: per 12 province, tutte nell’area delCentro-Nord, il rapporto si colloca oltre il 10%. Quelle perle quali si registra l’incidenza piu’ elevata sono: Prato,Reggio nell’Emilia, Brescia, Modena e Mantova, per le qualiil rapporto va dal 12% al 20%.

Le regioni che registrano le incidenze piu’ elevate disoggiornanti di lungo periodo sono Trentino-Alto Adige,Veneto e Marche che si collocano tutte oltre il 60%. Non sonole grandi province a registrare le quote piu’ elevate, maprovince come Bolzano, Pistoia, Biella, Brescia e Sondrio,dove la quota di soggiornanti di lungo periodo supera il67%.

Nelle province di Firenze (48,1%), Roma (43%) e Napoli(35,7%) tale incidenza e’ molto contenuta rispetto allamedia. Anche Milano con il 50,9% si colloca sotto la medianazionale (54,3%).

red/rus