Gmg: sull’aereo un papa a tutto campo. Dalla riforma Curia allo Ior

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 29 lug – Le impressioni sul Brasile e sulla Gmg, i progetti di viaggi futuri, il rapporto con Benedetto XVI e con gli altri predecessori, soprattutto un bilancio dei primi quattro mesi di pontificato e l’agenda delle riforme che, richieste durante la sede vacante nelle congregazioni generali del collegio cardinalizio, ha in mente: di tutto questo e molto altro ha parlato papa Francesco domenica sera, un’ora dopo il decollo dell’aereo che da Rio de Janeiro lo ha ricondotto a Roma. Lo scrive l’Osservatore Romano riferendo, in un articolo dal titolo ”A tutto campo”, della conferenza stampa fiume di papa Francesco, durata un’ora e venti minuti, nel corso della quale il pontefice ha risposto a una ventina di domande su svariati temi di attualita’. ”Nelle sue risposte – riferisce l’Osservatore Romano – Papa Francesco ha trattato il tema della riforma della Curia legato a quello degli scandali e ha poi accennato a importanti questioni di carattere antropologico, etico, teologico ed ecumenico. Tra questi, la necessita’ urgente di valorizzare davvero la presenza femminile nella Chiesa e di seguire con attenzione pastorale la situazione dei divorziati risposati. Il pontefice ha osservato che non bisogna mai prescindere dalla misericordia perche’ la Chiesa e’ soprattutto madre. Quanto al primato romano e alla dimensione sinodale Papa Francesco ha detto che bisogna studiare ulteriori sviluppi, ma che il vescovo di Roma non e’ certo primus inter pares”. Dalle risposte del papa, prosegue il giornale vaticano, e’ emersa anche un’agenda a medio termine dei prossimi impegni: ”Mercoledi’ 31 luglio fara’ visita ai confratelli gesuiti nella chiesa del Gesu’ di Roma per la festa di sant’Ignazio di Loyola. Sono poi previste le visite a Cagliari, il 22 settembre, e ad Assisi, il 4 ottobre. Piu’ avanti e’ possibile una visita di un giorno in Piemonte per incontrare i familiari. Papa Francesco ha quindi accennato alla possibilita’ di due viaggi internazionali: il primo a Gerusalemme anche per incontrare il patriarca Bartolomeo cinquant’anni dopo lo storico incontro tra Atenagora e Paolo VI; il secondo in Asia, forse nello Sri Lanka e nelle Filippine. Non sono invece ancora prevedibili viaggi in Argentina o in altri Paesi latinoamericani”. Infine, la canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII ”nel corso di un’unica cerimonia, la cui data e’ ancora da stabilire ma potrebbe coincidere con la domenica della Divina Misericordia del prossimo anno, cioe’ il 27 aprile 2014”. Il papa, scrive l’Osservatore, ”si e’ poi soffermato lungamente su diverse questioni: a proposito dell’Istituto per le Opere di Religione ha detto di non avere ancora preso decisioni ma di sapere bene quali sono le caratteristiche che dovra’ avere l’istituto: trasparenza e onesta’. Ha rivelato che, pur avendo conosciuto e incontrato cardinali, vescovi, sacerdoti, suore e laici santi in Vaticano, il livello della Curia gli sembra effettivamente un po’ calato rispetto a quello di un tempo, caratterizzato dalla figura del ‘vecchio curiale’. Si e’ detto convinto di non incontrare resistenze nello svolgimento della sua missione al servizio della Chiesa e anzi di aver trovato collaboratori disponibili e leali”. Ma e’ soprattutto quando ha parlato di se’ stesso che il papa ”ha suscitato simpatia. Senza riserve ha rivelato cosa c’e’ nella sua borsa di pelle nera, che ritiene normale portare a mano personalmente. Certo ‘non contiene – ha detto con ironia – la chiave per la bomba atomica, ma piu’ semplicemente un rasoio, il breviario, l’agenda e qualche libro’. In particolare per questo viaggio un libro su santa Teresa di Lisieux, di cui e’ devoto. Ha poi detto che Dostoevskij e’ un autore da leggere e rileggere, perche’ ‘porta a noi occidentali l’aria fresca e la luce dell’oriente”’. dab/res