Gmg: papa, no alla liberalizzazione delle droghe

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(askanews) – Citta’ del Vaticano, 25 lug – ”Non e’ con la liberalizzazione dell’uso delle droghe, come si sta discutendo in varie parti dell’America Latina, che si potra’ ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica”. Lo ha detto papa Francesco durante la visita all’Ospedale di San Francesco di Assisi a Rio de Janeiro struttura operativa sia nel recupero delle dipendenze da droghe e alcool sia nell’assistenza medico-chirurgica gratuita agli indigenti. ”Ci sono tante situazioni in Brasile, nel mondo, – ha proseguito il pontefice – che chiedono attenzione, cura, amore, come la lotta contro la dipendenza chimica. Spesso, invece, nelle nostre societa’ cio’ che prevale e’ l’egoismo. Quanti ‘mercanti di morte’ che seguono la logica del potere e del denaro ad ogni costo! La piaga del narcotraffico, che favorisce la violenza e semina dolore e morte, richiede un atto di coraggio di tutta la societa”’. ”Oggi, in questo luogo di lotta contro la dipendenza chimica, – ha aggiunto il papa – vorrei abbracciare ciascuno e ciascuna di voi, voi che siete la carne di Cristo, e chiedere che Dio riempia di senso e di ferma speranza il vostro cammino, e anche il mio”. Per papa Francesco e’ inoltre necessario affrontare i problemi che sono alla base dell’uso delle droghe ”promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita comune, accompagnando chi e’ in difficolta’ e donando speranza nel futuro. Abbiamo tutti bisogno di guardare l’altro con gli occhi di amore di Cristo, imparare ad abbracciare chi e’ nel bisogno, per esprimere vicinanza, affetto, amore”. Ma ”abbracciare”, ha ammonito il papa, ”non e’ sufficiente. Tendiamo la mano a chi e’ in difficolta’, a chi e’ caduto nel buio della dipendenza, magari senza sapere come, e diciamogli: Puoi rialzarti, puoi risalire, e’ faticoso, ma e’ possibile se tu lo vuoi. Cari amici, vorrei dire a ciascuno di voi, ma soprattutto a tanti altri che non hanno avuto il coraggio di intraprendere il vostro cammino: Sei protagonista della salita; questa e’ la condizione indispensabile. Troverai la mano tesa di chi ti vuole aiutare, ma nessuno puo’ fare la salita al tuo posto. Ma non siete mai soli! La Chiesa e tante persone vi sono vicine”. dab/sam/