Pisa/Animali: allarme per colonia felina in area ristoro autostradale

93 9, 1299 -

(askanews) – Pisa, 24 lug – Una colonia felina in un punto di ristoro autostradale, regolarmente riconosciuta dalla Asl competente ma in realta’ lasciata a se’ stessa e all’impegno di volontari, che in assenza del programma di sterilizzazioni gratuite pur promesso (e previsto dalla legge) non riescono a far fronte alle sempre piu’ pressanti e crescenti esigenze di alimentazione, assistenza e di igiene, indispensabili per la vita dei gatti e con evidenti riflessi per avventori e lavoratori della struttura. La denuncia, che e’ anche un appello, arriva dall’Associazione Gatti Mammoni (www.gattimammoni.it), una Onlus di Pisa che gestisce il gattile Cuore di Pirilla. ”Nel 2010 – racconta Paola Bock, di Gatti Mammoni – ha iniziato a formarsi presso l’area di rifornimento e ristoro di Castagnolo Est, che si trova nel tratto autostradale tra Livorno e Pisa, una colonia felina che presto e’ diventata di grosse dimensioni. All’epoca mi recai con un’altra persona a chiedere informazioni e mi fu detto che il titolare della struttura aveva chiesto e ottenuto il riconoscimento legale della colonia, atto burocratico che consente le sterilizzazioni gratuite. Il responsabile mi sembro’ persona fiduciosa, tanto che arrivo’ a dire che la Asl gli aveva offerto aiuto per le catture”, necessarie per mettere in regola un nucleo di gatti formatosi in una zona davvero poco adatta. ”La vita corre e gli impegni sono tanti – prosegue -, gli allarmi anche di grosse dimensioni non mancano e la colonia e’ passata nel dimenticatoio, anche perche’ quando sai che c’e’ un responsabile ovviamente ti preoccupi meno. Le segnalazioni di passanti e turisti pero’ sono aumentate a dismisura e un giorno ho chiamato l’ufficio ambiente del Comune avvisando che certi volontari stavano per arrabbiarsi veramente ed erano pronti ad azioni eclatanti. Gli interlocutori mi hanno tranquillizzata invitandomi a un incontro con responsabile della colonia. Il signore in questione non si e’ presentato e sono stati i due responsabili dell’ufficio ambiente a dirmi che la colonia era in sicurezza, i gatti erano circa 28 e avevano a disposizione cure veterinarie e cibo buono, mentre il programma di sterilizzazioni non procedeva come avrebbe dovuto perche’, come tutti noi volontari, anche il responsabile di questa colonia ha dovuto rivolgersi a pagamento da dottori privati, visto che il programma di sterilizzazioni della Asl e’ inesistente”. A questo punto, spiega Paola, ”ho lasciato per il responsabile una serie di consigli finalizzati all’informazione e alla ricerca di risorse, ed ho detto agli altri volontari di fermare tutte le proteste. Cio’ avveniva dieci giorni prima delle elezioni amministrative… Sara’ un caso?”. Ma il tempo passa e le segnalazioni si moltiplicano, ”fino ad arrivare all’assurdo”, dice la Bock: ”I gatti sono una sessantina, in condizioni miserevoli, alcuni con rogna e ferite anche gravi, ci sono cuccioli ovunque, cadaveri di micini nelle siepi, non ci sono ciotole d’acqua perche’ la direzione non le vuole e il cibo scarseggia o si limita ad avanzi di prosciutto”. E cosi’ e’ scattata la decisione di rendere pubblica la cosa coinvolgendo giornali, reti tv, siti web, Comune e Asl: ”Devono mettersi una mano sulla coscienza e una al portafoglio – conclude Paola Bock – e restituire alla citta’ un sistema di sterilizzazioni delle colonie che sia efficace: noi volontari in questi due anni abbiamo sopperito alle istituzioni ma ora non ce la facciamo piu’ e questo allarme e’ solo uno dei tanti!”. red/mau