Mafie: Don Ciotti su 416ter, mi auguro non si inceppi su procacciamento

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(askanews) – Roma, 24 lug – ”Il 416 ter e’ la richiesta che ilvoto di scambio non si misuri solo con il dato economico,cioe’ la mazzetta, ma che si allarghi ad altre modalita’. E’stata la volonta’ che si e’ creata da cittadini, 270 mila sisono esposti in un progetto che si chiama ‘Riparte il futuro’che hanno interpellato i candidati alle elezioni chiedendoloro, se eletti, di impegnarsi nel primi 100 giorni a votareil 416 ter con una modalita’ di allargamento del voto discambio, che non si misuri solo con il denaro ma anche conaltre modalita’. Questo impegno c’e’ stato ed e’ stato unfatto positivo, si e’ creato un coordinamento tra le varieforze politiche”.

Cosi’ Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, ripercorrela vicenda del 416 ter in occasione di un evento presso ilConsiglio regionale del Lazio alla Pisana, legato alla lottaalle mafie, ricordando che ”adesso e’ passato con votounanime alla Camera, oggi va in discussione in unacommissione al Senato ma si e’ aperto su una parola,’procacciamento’, il rischio, che giustamente alcunimagistrati evidenziano, che puo’ creare dei meccanismi chenon mettono in grado di poter dimostrare fino in fondo lacorruzione. Lo dicono i magistrati, magistrati fortemente impegnati,molto seri, che conoscono sia i giochi criminali mafiosi, siadi quell’aria grigia che a volte li sostiene. Prima la parolaera la ‘promessa di voti’ da parte dell’organizzazionemafiosa perche’ il candidato fosse punibile, ora e’necessario provare il ‘procacciamento’ e loro mettono inevidenza che provare il procacciamento non e’ una cosa facilee che quindi si rischia di invalidare tutto il percorso”. Diqui l’auspicio di Don Ciotti: ”Mi auguro che la positivita’che si e’ creata in questi mesi di mettere insieme le varieforze per rendere piu’ accessibile la lotta alla corruzione,non si vada ad inceppare su questa parola che e’ moltoinsidiosa”.

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