No tav: Petronzi (Digos), violenza allo stato puro

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(askanews) – Torino, 20 lug – ”Non e’ stata una manifestazionema un atto di violenza allo stato puro”. Cosi’ il capo dellaDigos torinese Giuseppe Petronzi ha commentato il blitz diquesta notte da parte di 350 attivisti No tav al cantiere diChiomonte. Nel corso di una conferenza stampa condottaassieme al comandante della compagnia dei carabinieri diSusa, Stefano Mazzanti, e’ stato precisato che sono 7 gliantagonisti agli arresti e 2 i denunciati dopo i 9 fermieffettuati nella notte al cantiere presidiato da forze dipolizia, carabinieri, Guardia di Finanza e esercito. Sitratta in buona parte di persone attive nell’areaanarco-insurrezionalista e in maggioranza provenienti daluoghi fuori dalla Val Susa e dal Piemonte.

Questi i nomi degli arrestati: Molina Luke, MatthiasMoretti, Gabriele Tomasi, Piero Rossi, Marcello Botte,Edoardo Donato e Alberto De Stefanis. Sono stati invecedenunciati: Marta Camposano e un minorenne diciassettenne(M.M.).

”Siamo stati oggetti di una violenza che nel tempo si e’accresciuta – ha osservato Petronzi -. Stiamo assistendo auna radicalizzazione dello scontro. Nel luglio scorso – haspiegato – questi episodi erano concomitanti con iniziativedi carattere popolare. Oggi l’organizzazione si staperfezionando e attrezzando”.

Nel corso della battaglia sono state tra l’altro lanciatealcune molotov mentre una e’ stata sequestrata dalle forzedell’ordine. Petronzi ha anche parlato di una rete disolidarieta’ che sta crescendo al di fuori della Val Susa.

Tra le persone identificate ieri nel corso dei posti diblocco attrezzati in Val Susa anche diversi stranieriprovenienti da Turchia, Grecia e Francia. ”Si tratta – haspiegato Petronzi – di mutue solidarieta’ che vengonoprestate. La campagna di opposizione violenta al Tav – haaggiunto – ha una buona attrattiva per componenti straniereanche non omologabili dal punto di vista ideologico epolitico. Vengono in val Susa – ha detto ancora – per dareforza e respiro a questa campagna”. Quanto alla presenzadurante il blitz dei pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo,Petronzi ha spiegato che si e’ trattato di una ”presadiretta di come si sono accadute le cose”.

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