Tumori:sconfiggere leucemia acuta senza chemio si puo’.Studio Gimema-AIL

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(askanews) – Roma, 18 lug – Guarire da una forma di leucemiaacuta senza ricorrere alla chemioterapia e’ possibile. E’ ilrivoluzionario risultato di una ricerca promossa e condottadal GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologichedell’Adulto) e finanziata dall’Ail. La ricerca, che hacoinvolto 40 Centri ematologici universitari e ospedalieriitaliani e 27 Centri tedeschi, ha messo a confronto unacombinazione di acido retinoico e triossido di arsenico conla classica combinazione di acido retinoico e chemioterapia.

I risultati su oltre 160 pazienti hanno dimostrato unasopravvivenza a 2 anni del 98% dei pazienti trattati conl’arsenico contro il 91% per i pazienti che avevano ricevutoal chemioterapia. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosaNew England Journal of Medicine, ha dimostrato per la primavolta come sia possibile guarire una forma acuta di leucemia,senza la chemioterapia. ”Questo non significa certo che lachemioterapia vada messa da parte – ha spiegato stamanepresentando lo studio, Francesco Coco, Ordinario diEmatologia all’Universita’ di Tor Vergata e Coordinatore delGruppo di Studio Gimema sulla Leucemia Acuta Promielocitica(LAP)- magari pero’, col tempo, si potra’ utilizzare inmaniera piu’ razionale e in collaborazione con farmacimirati. Questo studio – ha aggiunto – ci ha portato a unrisultato rivoluzionario e cioe’ che il cancro non e’ sempreirreversibile e che le cellule staminali neoplastiche, lepiu’ micidiali, che si nascondono in tutti i tumori, possonoessere riconvertite e non uccise, usando farmaci mirati”.

A presentare i risultati della Ricerca anche l’ematologoFranco Mandelli, fra i pionieri degli studi sulla LAP, nellasua veste di Presidente Nazionale di AIL e presidente diGimema: ”Con questa scoperta le speranze sono esplose”, hadetto, ricordando come sia grazie all’Ail che sostiene ilGimema con importanti finanziamenti che possono arrivarerisultati visibili e apprezzati a livello internazionale:”L’Italia – ha detto – riesce a organizzare questi studiperche’ c’e’ l’Ail. E i nostri politici non lo sanno neanche,o se lo sanno gli entra da un orecchio e gli esce dallostesso, non dall’altro, perche’ sarebbe troppoimpegnativo”.

mpd