Incendi: WWF, decreto svuota carceri manda a casa chi distrugge boschi

APR 8, 1298 -

(askanews) – Roma, 17 lug – Il decreto ”svuota carceri’approvato dal Governo e ora in discussione al Senato rischiadi mandare a casa i colpevoli di danni ai nostri boschi percentinaia di migliaia di euro, riducendo l’efficacia dellepene previste per i criminali che appiccano incendi alpatrimonio boschivo: e’ la denuncia del WWF Italia. Un intervento – spiega – che non ha senso nell’ottica di”svuotare le carceri” perche’ le condanne per questi reatiriguardano un numero davvero esiguo di persone: secondo idati 2012 del Corpo Forestale dello Stato, a fronte di 288persone denunciate per gli incendi boschivi, solo 7 sonostate effettivamente arrestate. Il WWF chiede ai Senatori della Commissione Giustizia delSenato ed al Governo, al Ministro della giustizia inparticolare, di eliminare senza indugio la modifica al Codicedi procedura penale che riguarda il reato di ”incendioboschivo”, ripristinando l’obbligatorieta’ della reclusioneper quelle poche decine di persone che sono state assicuratealla giustizia.

Spiega il WWF: ”Il Decreto Legge 1 luglio 2013, n, 78”Diposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena”,noto come ”Decreto svuota carceri” prevede misurealternative al carcere per alcune categorie di reati, per”fronteggiare il perdurante fenomeno del sovraffollamentocarcerario ”. Si presume che dovrebbe riguardare solamentereati da considerarsi ”minori” e soggetti che non siano”socialmente pericolosi” ma cosi’ non e’. Il Decreto ,approvato dal Governo ed ora in discussione al Senato per laconversione in legge, modifica anche l’art 423/bis del codicepenale che prevede, per il ”reato di incendio boschivo”doloso il carcere da 4 a 10 anni , e per le ipotesi colposeda 1 a 5 anni. E’ evidente che non si tratta di un ”reatominore” ma di un crimine ambientale trai i piu’ gravi eodiosi, le cui conseguenze ogni anno sono decine di migliaiadi ettari di boschi distrutti, e pericolo per la vita dipersone ed animali. Dai dati del Corpo Forestale dello Stato per l’anno 2012 ,ci sono stati 5.375 incendi boschivi che hanno percorso,danneggiando o distruggendo, 33.620 ettari di superficie , dicui 20.314 ettari di boschi. I dati piu’ pesanti edallarmanti riguardano il sud, con la Sicilia in testa”. ”La pena alternativa al carcere (affidamento a servizisociali o arresti domiciliari ) puo’ essere decisa dalgiudice nel caso di reati ”minori’, che comunque nonpresentano alti indici di pericolosita’ sociale ” dichiaraPatrizia Fantilli Direzione legale e legislativa WWF Italia” ma certamente non per l’incendio boschivo doloso, che deveessere qualificato come ”crimine ambientale’ di particolareallarme e danno sociale: scopriamo di frequente anche, daidati del Corpo Forestale dello Stato e dalle cronache, chegli incendi sono legati alla criminalita’ organizzata chespesso li usa per intimidire o per accaparrarsi aree pregiateda poter poi cementificare o utilizzare anche come discaricheabusive. La certezza della pena, insieme alla sua entita’, sonofattori importanti come deterrenti e mai come nel caso degliincendi boschivi l’unica vera cura e’ la prevenzione”.

red/mpd