Kazakistan: Amnesty, Italia deve rendere conto di esplusione illegale

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(askanews) – Roma, 16 lug – ”Il governo italiano deve indagare erendere pubbliche tutte le circostanze che hanno portatoall’espulsione illegale della moglie e della figliadell’oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov”. Loa dichiara Amnesty International in una nota diffusamentre il parlamento italiano si appresta a esaminare leconclusioni dell’inchiesta del ministero dell’Interno sulleaccuse di collusione tra Italia e Kazakistan e altreviolazioni della legge italiana. ”Le autorita’ italiane devono assicurare che vi sara’ unpieno accertamento dei fatti, inclusa ove necessariol’apertura di procedimenti penali, per ogni violazione deidiritti umani delle due persone espulse. Solo in questo modopotra’ essere messa da parte ogni accusa di collusione con leautorita’ del Kazakistan” afferma John Dalhuisen, direttoredel Programma Europa e Asia Centrale di AmnestyInternational. L’annullamento dell’ordine di espulsione da parte delgoverno italiano dopo il riconoscimento dell’errore commesso”e’ un piccolo passo avanti in una vicenda che richiedetrasparenza e assunzione di responsabilita’ a ogni livello daparte delle autorita’ di polizia e di governo. E’ grottescoche una donna e la sua piccola figlia siano state portate intutta fretta su un aereo privato, senza un giusto processo, einviate in un paese dove sarebbero state a rischio dipersecuzione”’ e’ il ragionamento di Dalhuisen. Amnesty sottolina inotre che ”i mezzi d’informazioneitaliani hanno riferito che il 6 luglio l’ex presidente delConsiglio, Silvio Berlusconi, ha incontrato in Sardegna ilpresidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev” e che”l’inchiesta interna della polizia italiana e’ statasupervisionata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, chee’ anche il segretario politico del partito di SilvioBerlusconi, il Popolo della liberta”. In tale quadro, secondo il funxionario Amnety”l’inchiesta dovrebbe essere veramente indipendente edovrebbe apparire come tale. Siamo molto preoccupati per ilfatto che il ministero dell’Interno stia indagando su sestesso, in quanto responsabile di tutte le questioni relativeall’immigrazione, comprese le espulsioni. L’indagine sulrinvio forzato di Alma Shalabayeva non dev’essere considerataalla stregua di un affare interno”.

”Alma Shalabayeva – si sottolinea ancora nel comunicato -e’ ora nelle mani del governo del Kazakistan, tristementenoto per fabbricare accuse contro gli oppositori politici ele persone a loro associate e che vanta una lunga storia ditorture, maltrattamenti e processi clamorosamente iniqui.

Qualsiasi funzionario o esponente politico italiano coinvoltonell’espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia, postedunque a rischio di subire tali violazioni dei diritti umani,dovrebbe essere chiamato a risponderne”, concludeDalhuisen.

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