Firenze: rischia morte per puntura calabrone, ma vaccinarsi e’ possibile

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(askanews) – Firenze, 16 lug – Punto da un calabrone ha rischiatodi morire ma oggi e’ possibile vaccinarsi. La brutta avventura e’ accaduta venerdi’ scorso a ungiardiniere fiorentino di 37 anni. Gia’ punto in passato daalcune vespe che gli avevano procurato gonfiori locali,mentre stava lavorando e’ stato punto al naso dall’insetto.

Insieme al prurito tipico di un’orticaria, ha iniziato adavere difficolta’ a respirare fino a perdere conoscenza.

Fortunatamente prima di perdere i sensi e’ riuscito achiamare il 118. Il personale dell’emergenza lo hatrasportato all’ospedale di Torregalli iniettandogli duranteil tragitto l’adrenalina che ha impedito lo chocanafilattico.

Ricoverato per un giorno e’ stato poi dimesso, ma ora verra’preso in cura da una task force in grado di intervenirequando il pungiglione di un imenottero scatena in unindividuo reazioni che possono essere mortali. Alla strutturasi rivolgono in media ogni settimana 6 pazienti allergici aquel veleno, e piu’ di 600 persone ogni mese effettuano lavaccinazione, il 60% dei quali proveniente da altre Asl.

Gli imenotteri sono un ordine di insetti che comprende oltre120.000 specie diffuse in tutto il mondo, di piccole, medie egrandi dimensioni, terrestri, alati o atteri, tra i qualisono comprese le api, le vespe e i calabroni. Il dottor Maurizio Severino, responsabile del Centro, spiegache e’ importante distinguere ”il tipo della sintomatologia,perche’ dopo una reazione sistemica il rischio di sviluppareuna risposta analoga in caso di nuova puntura e’ compresa trail 40% ed il 65%. Invece solo il 5-10% dei pazienti conanamnesi di reazioni locali estese sviluppa una reazionesistemica alla successiva puntura. Entrambi i tipi direazione sono comunque motivo di valutazioneallergologica”.

A chi dunque e’ stato punto con conseguenze gravi puo’capitare di diventare allergico e rischia, se la cosa succededi nuovo, di stare ancor peggio. Dopo che con i test e’ stataverificata l’allergia al veleno, e’ possibile avviaretrattamenti di prevenzione basati sulla vaccinazione osull’immunoterapia specifica (ITS) con veleno purificato.

afe/gc