Salute: allarme pediatri, famiglie ‘tagliano’ anche su cure bimbi

32 9, 1296 -

(askanews) – Roma, 11 lug – La crisi economica fa tremare anchela tutela della salute dei piu’ piccoli. E la cinghia dellefamiglie continua a stringersi: l’80% dei genitori di bambinifra zero e 14 anni (8,3 milioni secondo l’Istat) ammette diavere difficolta’ economiche a garantire cure sanitarie eassistenziali adeguate ai propri figli, limitandole allostretto necessario anche per cio’ che riguarda quelleprimarie. Questo dato fortissimo emerge, con molti altri, dadue indagini parallele, condotte su 600 pediatri di famigliae 1000 genitori di tutta Italia, illustrate a Milano inoccasione della giornata di presentazione di Paido’ss, ilnuovo Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia edell’adolescenza (www.paidoss.it), nato da una iniziativa diGiuseppe Mele, presidente uscente FIMP. Secondo i pediatri,il 54% ha tagliato le spese per controlli diagnostici especialistici, il 60% anticipa lo svezzamento perrisparmiare. Infatti il latte artificiale nel 55% dei casi e’scelto dalle famiglie solo in base al prezzo e non piu’seguendo solo il consiglio del pediatra, mentre poco piu’ del35% non puo’ dare adeguato spazio al ”baby food’, cibiespressamente studiati e prodotti per bambini.

Cresce dunque l’allarme fra gli addetti ai lavori, che conla crisi temono anche una riduzione dei servizi di assistenzaper i bimbi con patologie croniche e una diminuzione degliaccessi ambulatoriali e delle visite specialistichenecessarie. Una situazione da affrontare al piu’ presto.

”L’indagine, che ha coinvolto il nostro Paese da Nord aSud, – spiega Mele – conferma un disagio economico pesantesulle famiglie, avvertito nel 90% dei casi (19% molto, 71%abbastanza) in misura maggiore rispetto al passato e sintomodi prospettive poco tranquillizzanti anche per il futuro. Nonsono solo le indagini diagnostiche a segnare il passo, maanche la prevenzione nel suo complesso registra unpreoccupante arresto; l’accesso ai servizi socio-sanitari sista riducendo anche e soprattutto per i minori affetti damalattie croniche, disabili, per gli adolescenti condipendenze e per tutti i 720 mila minori che in Italia vivonoin poverta’ assoluta”.

Secondo i pediatri intervistati, la crisi ”morde”proprio perche’ comportera’ una riduzione nei servizi diassistenza per le malattie croniche (19%) e nellapossibilita’ di accedere a visite specialistiche non erogatedal sistema sanitario nazionale (16%) o ad ambulatorisoggetti al pagamento di ticket (15%). Essi temono unpeggioramento delle condizioni igienico-sanitarie in eta’pediatrica nel 10% dei casi, una diminuzione dellevaccinazioni (8%) e un taglio delle forniture di farmaci ealimenti dedicati soprattutto alle malattie rare (8%), maanche ripercussioni sull’assunzione crescente di scorretteabitudini alimentari (7%), sull’incremento delle malattieinfettive (7%) e lo sviluppo di disturbi comportamentali epsichiatrici sempre piu’ frequenti (4%). Dal canto loro igenitori, con pari intensita’ nelle diverse Regioni,sottolineano i costi elevati di tutto cio’ che serve ai figlipiu’ piccoli: a causa del periodo di crisi i pannolini sonogiudicati una spesa alta dal 57% di mamme e papa’, che inquesto momento considerano pesanti per le proprie tascheanche apparecchi per i denti (37%), occhiali (25%) ecorrettori ortopedici come scarpe e plantari (21%). Restanoancora poco adottate strategie di risparmio come gli acquistion-line (25,3%) o di gruppo (5,7%) ”ma e’ solo questione ditempo”. red/mpd