Viminale: 730 mln euro per piano in favore di anziani e minori

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(askanews) – Roma, 9 lug – Aumento della presa in carico dianziani in assistenza familiare, aumento e qualificazionedell’offerta di servizi residenziali e semiresidenziali,formazione e protocolli innovativi di assistenza per anzianifragili. Aumento di servizi e della loro qualita’ in favoredell’infanzia. Questi gli obiettivi del nuovo Piano di azionecoesione (Pac) per la cura all’infanzia e agli anziani nonautosufficienti messo in campo dal Ministero dell’Interno eche potra’ contare su 730 milioni di euro da destinare inquattro regioni d’Italia come Calabria, Campania, Puglia eSicilia. Fondi che potranno essere usati e gestiti da Regioni eComuni e sui quali vigilera’ lo stesso Viminale grazieall’Autorita’ di gestione del Pac, prefetto Silvana Riccio.

Aldillustrare stamane l’iniziativa il vice ministroFilippo Bubbico, presenti il presidente della RegioneCampania Stefano Caldoro e il capo di Gabinetto prefettoGiuseppe Procaccini.

Spiegando i contenuti del Pac, Bubbico ha sottolineato checon iniziative come queste il Viminale ”si candida semprepiu’ a diventare un Ministero dei diritti senza, con questo,sostituire il ruolo di altre amministrazioni, di Regioni oComuni”. Il progetto al via, ha poi aggiunto, deve essereletto come un ”contributo per affrontare le fragilita’sociali in alcune regioni in difficolta’ sotto questo puntodi vista per quanto riguarda le politiche in favoredell’infanzia (fino ai tre anni di vita) e degli anziani nonautosufficienti. Oggi, in un tempo di crisi – ha sottolineatoBubbico – occorre incrementare il capitale sociale e dellecomunita’ locali grazie anche a nuovi programmi di socialita’in regioni che appaiono in ritardo”.

Bubbico ha ricordato poi che la dotazione finanziaria di730 milioni di euro durera’ tre anni e sara’ suddivisa in 400mln per l’infanzia e 330 mln per gli anziani. Lo stessoviceministro ha poi assicurato che non si trattera’ di un”programma spot ma dell’avvio di un sistema di cura per lapopolazione”.

Da parte sua il prefetto Riccio ha chiesto lacollaborazione di tutti i protagonisti del Pac: enti locali,associazioni e realta’ del Terzo settore. ”Occorre – hadetto il prefetto – trasformare le risorse in servizi reali efruibili”, annunciando, in questo senso, alcune giornateinformative sui territori per mettere a punto meglio ilprogramma. Questo anche perche’ sono gia’ stati ripartiti, e’emerso oggi, 250 milioni di euro sui diversi territori mentrei Comuni sanno gia’ quanti fondi saranno messi a lorodisposizioni. Un esempio di quanto ‘impattera” il Pac sulterritorio e’ venuto dallo stesso prefetto Riccio che hastimato 14 mila bambini in piu’ nei nidi delle quattroregioni interessate. ”Resta pero’ aperto – ha messo inguardia – il problema della continuita’ delle risorse per noncreare delle aspettative poi deluse”.

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