Papa: mons. Crociata (Cei), responsabilita’ verso chi sta peggio di noi

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(askanews) – Roma, 8 lug – ”Il fatto che abbiamo problemi e chevediamo la loro soluzione in un senso o in un altro dal puntodi vista delle dinamiche socio-politiche, non ci esoneradalla responsabilita’ di essere vicini, compatire e aiutarechi sta peggio di noi, soffre e mette a repentaglio lapropria vita”. Lo ha detto il segretario generale della Cei,mons. Mariano Crociata in una intervista rilasciataall’egenzia Sir dopo la visita del papa a Lampedusa.

Crociata ha invitato, comunque, a non ”strumentalizzare”politicamente le parole del pontefice soprattutto su un tema,come quello dell’immigrazione che, ha detto, e’ ”stata alcentro di controversie politiche da non pochi anni, chepurtroppo l’hanno ridotta a mero strumento di lottapolitica”.

Definendo il viaggio del papa nell’isola siciliana ungesto ”trasversale e universale”, il segretario della Ceiha, quindi, aggiunto che papa Bergoglio sta introducendo un”nuovo stile”. ”Non e’ il quadro della fede, della dottrina edell’azione pastorale della Chiesa che viene modificato, – haquindi detto al Sir – ma sono gli accenti che vengono posti eorientati in maniera diversa. Bisogna porre attenzione, comee’ stato peraltro sottolineato da tante parti, al fatto chequesta e’ la ”prima visita’ fuori Roma, in un certo senso dilivello internazionale. E’ il primo gesto che si rivolge alle”periferie’. Il Papa – ha concluso – ha parlato diperiferie, ma non ne parla soltanto, ci ”va’. E credo chenell’Italia e nell’Europa di oggi non ci sia periferia ”piu’periferia’ di Lampedusa, non solo geograficamente maumanamente, socialmente e storicamente”.

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