Papa: nessun puo’ rubare ‘carta identita’ di figli di Dio

MAR 8, 1294 -

(askanews) – Citta’ del Vaticano, 4 lug – ”Nessuno ci puo’rubare questa carta di identita’. Mi chiamo cosi’: figlio diDio! Che bella carta di identita’! Stato civile: libero!”.

Lo ha detto papa Francesco a conclusione della sua omeliapronunciata oggi nel corso della messa a Santa Marta. Una messa, riferisce la Radio Vaticana, concelebrata conil cardinale indiano Telesphore Placidus Toppo, arcivescovodi Ranchi.

Francesco, commentando il brano odierno del Vangeloproposto nella liturgia, quello del paralitico guarito daCristo, ha ravvisato ”la radice del nostro coraggio”,quella dei cristiani, proprio nella liberta’ di essere”figli di Dio”.

Gesu’, oltre a guarire il paralitico, ricorda il papa, lolibera dai peccati e questo ”sconcerta” il personaggioevanglico che pensava solo a una liberazione fisica. ”Questa riconciliazione – ha aggiunto papa Bergoglio – e’la ricreazione del mondo: questa e’ la missione piu’ profondadi Gesu’. La redenzione di tutti noi peccatori. E Gesu’questo lo fa non con parole, non con gesti, non camminandosulla strada, no! Lo fa – ha concluso il papa – con la suacarne! E’ proprio Lui, Dio, che diventa uno di noi, uomo, perguarirci da dentro, a noi peccatori”.

gc/