Tumori: nuovo meccanismo ne blocca crescita attivando difese immunitarie

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(askanews) – Roma, 2 lug – Si puo’ attivare il sistemaimmunitario dell’organismo e bloccare la crescita tumoralebloccando le ”code’ dei cromosomi. Lo ha dimostrato illavoro del gruppo di ricerca di Annamaria Biroccio, dellaboratorio di Chemioterapia Sperimentale del Regina Elena,svelando un importante ruolo della proteina telomerica TRF2nell’oncogenesi e identificando cosi’ un nuovo bersagliomolecolare per terapie selettive contro il cancro. Laprestigiosa rivista internazionale Nature Cell Biology ha direcente pubblicato i risultati.

I telomeri sono porzioni di DNA che si trovano alleestremita’ dei cromosomi e per la loro funzione possonoessere considerati l’orologio biologico della cellula. Siaccorciano ogni volta che la cellula si divide finche’,divenuti criticamente corti, inducono un blocco delladuplicazione ed avviano la cellula verso un processo disenescenza. Questo fenomeno del tutto normale connesso conl’invecchiamento cellulare e’ contrastato dalla telomerasi,un enzima in grado di sintetizzare nuove sequenzetelomeriche, allungando di fatto la vita cellulare e la cuiscoperta sta a fondamento dell’assegnazione del nobel dellamedicina 2009. Nelle cellule tumorali la telomerasi continuaad agire con efficienza rendendole sempre giovani e”immortali”, mentre nelle cellule normali con gli anni siindebolisce fino a sparire. Si intuisce pertanto come glistudi sulla telomerasi e/o sui telomeri possano offrirefiloni di ricerca interessanti per influenzare il processo diinvecchiamento delle cellule tumorali. ”La ricerca del gruppo da me coordinato – spiega Biroccio -studia i telomeri e i suoi componenti, telomerasi e proteinetelomeriche, quali potenziali bersagli terapeutici per iltrattamento dei tumori umani. La novita’ dello studio e’legata al meccanismo d’azione attraverso cui viene modulatala tumorigenicita’. Abbiamo dimostrato che l’inibizione diTRF2 e’ in grado di bloccare la crescita tumorale, nonattraverso meccanismi intrinseci legati alla disfunzione deltelomero (attivazione di apoptosi e/o induzione disenescenza), ma attivando le difese immunitarie ed inparticolare le cellule Natural Killer. Pertanto TRF2 puo’essere un importante bersaglio molecolare per terapieantitumorali.” Il lavoro si e’ svolto grazie ai fondidell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC).

red/mpd