Minori: Istat, 1246 in istituti penali nel 2011 (Rpt)

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RIPETIZIONE CORRETTA.(askanews) – Roma, 2 lug – Sono 1246 i minori detenuti entratinegli istituti penali nel 2011. E’ quanto emerge dal rapportoIstat diffuso oggi relativo alla condizione dei minori nellestrutture della giustizia. Nel report si legge anche che sono20157 i minorenni autori di reato presi in carico dagliuffici di servizio sociale per i minorenni, mentre nei centridi prima accoglienza si contano 2.343 ingressi e nellecomunita’ 1.926. L’Istat precisa che gli Istituti penali per i minorenni(Ipm) rappresentano le strutture piu’ simili al carcere deidetenuti adulti in cui e’ presente non solo personaleeducativo, ma anche personale del corpo di poliziapenitenziaria. I minorenni e giovani adulti presenti allafine dell’anno negli Ipm sono piu’ o meno costanti nei diecianni considerati: erano 468 nel 2001, sono 494 nel 201.

Tuttavia, si legge, emergono percorsi molto diversi traitaliani e stranieri: partendo quasi dalla stessa numerosita’(51% gli italiani, 49% gli stranieri), i primi sono dapprimadiminuiti fino a toccare il 43% del totale nel 2006 (149minori), per poi aumentare fino al picco del 2010 in cuihanno raggiunto il 70%; al contrario gli stranieri hannoavuto una iniziale crescita, fino al 2004-2005 seguita da unacostante lenta diminuzione con un picco di minimo nel 2010,cui e’ seguita una leggera risalita nel 2011 (37%). Il calodel 2006 e’ legato all’indulto, che ha prodotto effetti gia’a partire dal secondo semestre dell’anno. Tuttavia, gia’ dal2008 il numero degli ingressi per esecuzione di pena e’tornato ad aumentare fino al 2010, con una crescitaparticolarmente consistente sia nel 2009 sia nel 2010 (+73% e+57% rispetto all’anno precedente). La diminuzione degliingressi degli ultimi anni ha interessato, invece, gliingressi per custodia cautelare.

Distinguendo tra italiani e stranieri, si osserva che ladiminuzione degli ingressi e’ dovuta alla componentestraniera dei detenuti, la cui incidenza percentuale e’passata dal 61% del 2004 al 41% del 2011, anche inconsiderazione dell’aumento degli ingressi di minori italianidal 2007 in poi. Inoltre, l’Istat specifica che la maggiorparte degli ingressi negli Ipm avviene dopo un provvedimentodi custodia cautelare: nel 2011 questi tipi di ingresso hannocostituito il 79% del totale dei 1.246 registrati.

Per quanto riguarda i minori in attesa di primo giudiziooppure in fase di appello o di ricorso in Cassazione,provengono dalla liberta’ (208 nel 2011); oppure da un altroservizio minorile residenziale, ossia da un centro di primaaccoglienza (414), dove erano stati condotti a seguitodell’arresto o del fermo; oppure da una comunita’ (355). Inpochi casi la custodia cautelare e’ disposta qualetrasformazione della misura della permanenza in casa, essendodi solito rispettata la gradualita’ nell’applicazione dellemisure cautelari.

Il 16% dei minori e’ stato condannato e sconta la penadetentiva. Di questi il 67% entra dalla liberta’, dato inincremento negli ultimi tre anni. Il 5% degli ingressiriguarda invece giovani adulti che provengono da un Istitutopenale per adulti. Questi soggetti hanno commesso il reato daminorenni e rimangono nel circuito penale minorile fino ai 21anni di eta’. Provengono da Istituti per adulti perche’ hannoa loro carico anche reati commessi da maggiorenni, per iquali e’ stata disposta la detenzione in strutture penali peradulti; tuttavia lo svolgersi dei diversi procedimentidetermina anche una specifica priorita’ nell’esecuzione dellemisure disposte rispettivamente dall’Autorita’ GiudiziariaMinorile e da quella Ordinaria.

Da quanto emerso dal rapporto, la prevalenza di maschi e’netta e supera il 90% di presenze. Le ragazze nel 2011 sonopari al 6%, erano il 10% del totale nel 2001. red/rus