Sanita’: Malattie reumatiche, oltre 100mila pazienti senza nuove cure

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(askanews) – Roma, 28 giu – ”Assenti” per dolore dal lavoro edalla vita circa 4 ore ogni giorno. Non hanno la forza disfilare in corteo o alzare striscioni per chiedere lemigliori cure possibili, quelle a cui avrebbero diritto.

Hanno una malattia di cui non si muore ma a causa della qualesi soffre molto per tutta la vita. Anche se volesseroprotestare non potrebbero farlo, perche’ devono lottare ognigiorno contro il dolore e l’invalidita’ provocati da artritereumatoide, spondiliti o artrite psoriasica, malattiereumatiche immunoinfiammatorie fra le piu’ gravi edisabilitanti. Nel nostro Paese sono oltre 700mila e, secondole indicazioni delle piu’ recenti Linee Guida nazionali einternazionali, 150mila pazienti, pari al 20% che nonrisponde alle terapie convenzionali protratte per 3 mesi,dovrebbero ricevere i farmaci biologici, le cure piu’innovative ed efficaci in grado di neutralizzare le cellulecoinvolte nel processo infiammatorio e di ridurre o fermarela progressione delle malattie. Ma in Italia vengono trattatiappena 50mila pazienti. Infatti, dei 70mila con artritereumatoide che avrebbero bisogno dei biologici appena 20milasono in trattamento; dei 40mila malati di spondiloartriteelegibili ricevono i biologici solo in 20mila, e dell’analogonumero dei pazienti con artrite psoriasica da trattare conbiologici, solo 10mila di essi praticano tale terapia. Lo hanno denunciato gli esperti in occasione del convegno”L’appropriatezza prescrittiva dei farmaci biologici qualestrumento di risparmio per la collettivita”’, sottolineandoche nei pazienti trattati con biologici, a distanza di unanno dall’inizio della terapia, decresce la disabilita’grave, le assenze dal lavoro diminuiscono di 10 ore asettimana, con un risparmio stimato intorno a 500 milioni dieuro e la produttivita’ aumenta di 110 euro a settimana, conun altro mezzo miliardo di risparmi possibili. Purtroppo,l’Italia e’ il fanalino di coda dell’Europa industrializzatanell’impiego di queste terapie all’avanguardia: nel nostroPaese si spendono appena 500 milioni di euro contro 1,5miliardi della Germania, circa 950 milioni della Francia,circa 800 milioni della Spagna e 700 milioni del RegnoUnito.

” L’introduzione di queste terapie ha rappresentato una verarivoluzione per i malati reumatici, incidendo moltofavorevolmente sulla loro qualita’ di vita – spiega GiovanniMinisola, past President della Societa’ Italiana diReumatologia e Primario della Divisione di Reumatologiadell’Ospedale di Alta Specializzazione ”San Camillo” diRoma – . Sono terapie costose, perche’ un anno di trattamentocon biologici costa circa 10mila euro a paziente; tuttavia,il risparmio possibile erogandole agli ulteriori 100milaitaliani che ne avrebbero bisogno ma che attualmente ne sonoesclusi, abbatterebbe i costi indiretti pari a 1,7 mld dieuro, aumentando la capacita’ lavorativa e la produttivita’delle persone colpite, con un risparmio di 1 mld di euroall’anno. Ogni giorno, infatti, i pazienti con una malattiareumatica cronica di grado severo non trattati, impieganoun’ora e mezza in piu’ rispetto a chi non e’ malato solo periniziare la giornata: pettinarsi, prendere un caffe’,lavarsi. Ognuno di loro, inoltre, se non trattato in manieraadeguata, perde in media 12 ore di lavoro a settimana e 216euro per mancata produttivita’. Per lo Stato tutto cio’ ha unimpatto economico enorme: ogni anno vanno in fumo 1,7miliardi di euro per colpa delle giornate lavorative perse(600 milioni di euro) e della ridotta efficienza produttiva(1,1 miliardi di euro)”. red/mpd