Sanita’: Libera, illegalita’ rischio piu’ grande per sistema italiano

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(askanews) – Roma, 27 giu – Una sanita’, in Italia, a ‘doppiafaccia’. Da un lato si gode di buona salute, si vive piu’ alungo con soddisfacenti dati di performance dei servizisanitari, mentre, dall’altro, viene minata da opacita’,illegalita’, corruzione e infiltrazioni. Nel sistemasanitario ”legalita’ e trasparenza possono essere usate comeuna terapia in grado di produrre benessere e salute”. E’quanto emerge dal dossier elaborato da Libera, AvvisoPubblico, Coripe e Gruppo Abele dal titolo ”Illuminiamo lasalute. Per non cadere nella ragnatela dell’illegalita”’,sulle cause che condizionano la trasparenza e la legalita’nel sistema di tutela della salute. Il rapporto, presentato a oggi Roma si e’ sottolineato, hail dichiarato ”obiettivo di sostenere i tanti operatori chequotidianamente si impegnano a contrastare le diverse formedi opacita’, discrezionalita’ e illegalita’ presenti nelsettore della sanita’ e di cui spesso sono vittimeinvolontarie e impotenti”. ”Trasparenza, legalita’, fiducia, integrita’ – hadichiarato don Marcello Cozzi, vicepresidente nazionale diLibera – sono elementi essenziali nella costruzione di unsistema di tutela della salute e nella promozione delbenessere. Un sistema affidabile e integro e’ uno strumentodi rassicurazione contro uno dei rischi piu’ temuti dallapopolazione, di fiducia nelle istituzioni e nella comunita’,di promozione del capitale sociale. La salute si promuoveanche contrastando l’illegalita”’. I dati del dossier descrivono un Paese con un buon livellodi salute: secondo gli ultimi dati del 2011, la speranza divita alla nascita era di 84,6 anni per le donne e di 79,4anni per gli uomini. Gli italiani, pero’, non solo vivonopiu’ a lungo, ma la longevita’ si accompagna anche a miglioricondizioni di salute durante l’intero arco di vita, con menodisabilita’ e meno malattie. Libera accerta che nonostante la pesante crisi economica,la spesa sanitaria totale e’ ancora nettamente inferiore aquella dei paesi con livello di sviluppo simile al nostro:9,3% del pil nel 2010 contro 11,6% in Francia e Germania. Quanto a risultati in termini di salute, i dati indicanoche, in media, il sistema dei servizi e’ in grado diintercettare i bisogni della popolazione e rispondere inmaniera adeguata. Inoltre, il sistema sanitario e’ anche unimportante fonte di lavoro e di reddito: da noi, ci sonocirca 4 medici ogni 1000 abitanti, in linea con la media deipaesi Ocse, mentre abbiamo circa 6 infermieri ogni 1000abitanti, contro una media europea di 8. Ma il dossier affronta il mondo della sanita’ anche da unaltro punto di vista: quella dell’opacita’, dellatrasparenza, dei conflitti di interesse, dell’illegalita’,della corruzione, fino ai casi di infiltrazione mafiosa. Larete europea contro le frodi e la corruzione nel settoresanitario, si sottolinea, ha stimato che nel 2012 in Europail 5,6% del budget per la sanita’ e’ assorbito dallacorruzione. In Italia le stime effettuate dalla sola GdF peril triennio 2010/2012 indicano 1,6 miliardi di euro diperdita erariale; e si tratta solo dei reati effettivamenteaccertati dalle forze dell’ordine.

Per la Corte dei conti, nel 2012 il comparto sanitario e’stato frequentemente oggetto dell’attivita’ delle sezionigiurisdizionali e degli uffici di procura: il 2012 si e’concluso con 44 sentenze definitive 223 delle sezionigiurisdizionali di appello per un totale di circa 5 milionidi euro. Sono state inoltre emesse altre 139 sentenze diprimo grado da parte delle sezioni giurisdizionali regionali,con risarcimenti per un importo complessivo di oltre 41milioni di euro. Per quanto riguarda, infine, le infiltrazioni, secondo ildossier di Libera, della criminalita’ organizzata, la sanita’e’ oggetto di crescente attenzione da parte della mafia perle possibilita’ di profitti illegali: ad oggi 4 aziendesanitarie sono state commissariate per infiltrazioni dellacriminalita’ organizzata.

red/gc