Commercio: Cia, alimentari a -4,5%, sconti e promozioni Gdo non bastano

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(askanews) – Roma, 25 giu – La Cia commenta i dati diffusidall’Istat: ad aprile subiscono un calo senza precedentianche supermercati (-5,3%) e ipermercati (-5,5%). Vuol direche gli italiani spendono sempre meno per la tavola,nonostante le offerte della grande distribuzione chedall’inizio della crisi sono aumentate sia in termini dipressione (+9%) che di profondita’ dello sconto. Alla voce”cibo e bevande” ormai va solo il 19% della spesacomplessiva delle famiglie, crollano anche i consumi dialimenti base come pasta e latte. E’ quanto si legge in unanota diffusa dalla Cia.

Dovrebbe essere il settore piu’ ”resistente” ai colpidella crisi, e invece anche il capitolo alimentare e’ ormaitravolto dal crollo generale dei consumi degli italiani. Adaprile le vendite di prodotti alimentari subiscono unaflessione record del 4,5% tendenziale, con una riduzionesenza precedenti nella Grande distribuzione (-4,7%)nonostante il moltiplicarsi di sconti e ”3×2”. Dal 2008,infatti, l’offerta promozionale nella Gdo e’ cresciuta sia intermini di pressione (+9 punti) che di profondita’ dellosconto (piu’ che quintuplicati i tagli di prezzo superiori al40%). Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori,in merito ai dati Istat sul commercio al dettaglio.

Eppure, nonostante promozioni e offerte speciali, gliitaliani comprano sempre di meno, anche quando si trattadell’essenziale: oggi solo il 19 per cento della spesamensile delle famiglie viene destinata all’alimentazione-sottolinea la Cia- sempre piu’ schiacciata dalle rate dellacasa, dalle bollette e da tutti gli oneri fiscali che sonoobbligati per gli italiani. La conseguenza, avverte la Cia, e’ una riduzione continuae costante degli acquisti per la tavola su livelli che non sivedevano da quarant’anni. E che coinvolgono ormai tutte letipologie commerciali: non solo i piccoli negozi di quartiere(-4,2 %), ma anche gli ipermercati (-5,5%) e i supermercati(-5,3%). Si salvano solo i discount, che pero’ sfuggono alsegno meno con un lieve +0,4%.

E i ”tagli” ai consumi alimentari non riguardano piu’solo frutta (-4,5%), ortaggi (-2,2%), carne bovina (-6,5%) epesce fresco (-4,8 %) – conclude Cia -. Nel primo trimestrecalano anche gli acquisti di pasta (-1,6 per cento) e dilatte, ovvero gli alimenti base di uso quotidiano della”dieta” degli italiani. red/rus