Censis: italiani insicuri e schiavi gioco. E’ societa’ impersonale

93 2, 1290 -

(askanews) – Roma, 25 giu – Italiani sempre piu’ immersi nella”societa’ impersonale”, con al centro paure, fobie e nuoveprove per affermarsi nella vita: non piu’ l’esame e lo studioma i videogiochi. Questa la poco consolante fotografiascattata dal Censis nella sua analisi sulla societa’ italiana”fatta – si afferma – di individui che non hanno coscienzadi se’ e del proprio rapporto con la collettivita”’. Forsemolti mali attuali, fa intendere l’istituto di indagine,proviene proprio da questa ‘piega’ che ha assunto la nostrasocieta’ dove, si sottolinea, un fenomeno come il gioco staprendendo piede travalicando i confini del ludico. Stime attendibili affermano, fa rilevare il Censis, chenon piu’ del 20% degli italiani possiede le competenze minimeper orientare e risolvere, attraverso l’uso appropriato dellalingua italiana, situazioni complesse e problemi della vitaquotidiana. Uno ”svilimento” del capitale culturale che siriflette direttamente ”nella crisi endemica” di cinema eteatri, accresciuta dalla crisi. Da qui l’approdo alla”societa’ impersonale” alimentata da ”un’identita’volatile” che prende sempre piu’ piede in modo trasversalealle generazioni. Per chi cerca ”prove iniziatiche e sfide per affermare lapropria identita”’ nella societa’, afferma il Censis,anziche’ affrontare esami universitari, si preferisceaffrontare ”avvincenti sfide con i videogiochi o il giocoonline”. Il 31% dei genitori italiani, infatti, giocaquotidianamente con i videogiochi anche per piu’ di due ore.

E oltre il 30% degli adolescenti dichiara di conoscereragazzi che giocano al poker online. Ma l’identita’ delle persone sembra poggiare anche semprepiu’ sull’aspetto estetico. Siamo, infatti, terzi al mondoper numero di interventi di medicina e chirurgia estetica inrapporto alla popolazione. Nel 2012 in Italia gli interventidi medicina estetica sono aumentati del 24,5%. Quanti non siaccontentano di avvicinarsi a canoni di bellezza, spessoomologati dallo star system, ma vogliono trasmettereattraverso il loro corpo qualche tipo di messaggio che liidentifichi, hanno a disposizione 900 centri per il tatuaggio(costo variabile da 40 a 2.000 euro l’uno). Ogni settimanaaprono in Italia 4 nuovi centri specializzati in tatuaggi.

Se tutto questo riguarda la sfera del personale, a livellocollettivo aumentano le paure anche giustificate da unarealta’ piu’ complessa. Sempre il Censis fa notare che afonte di un reale aumento di estorsioni, minacce, omicidi etentati omicidi (da 462.000 a 588.000 in 6 anni), crescono lepaure collettive. Guidano la classifica di paure e fobiequelle per il futuro dei figli e per la disoccupazione mentreaumentano di 10 punti percentuali quelle di essere rapinatiin casa. Su tutte, comunque, svetta la paura del degradoambientale e la distruzione dell’equilibrio naturale. Perquanto riguarda i figli, si temono, invece, incontripericolosi in rete (pedofili) e bullismo. Comunque, afferma ancora l’istituto di ricerca, ”cresceil pessimismo sul futuro, anche perche’ la gran parte degliitaliani prevede un ulteriore slittamento etico: per il 55%aumenteranno le tangenti, come l’evasione fiscale (58,6%) ela pratica di accettare affari di dubbia committenza(59,8%).

Se questi sono gli ingredienti di una vita sempre piu’difficile, testimoniato dall’aumento del consumo dipsicofarmaci, con un +16,2% di antidepressivi in 6 anni, acondire il tutto sono i ritmi della vita sempre piu’ caotici,anche il turn over dei negozi si e’ fatto rapidissimo. Ritmiche coivolgono anche le istituzioni con nuovi movimentipolitici ”bruciati” in poco tempo. gc/