‘Ndrangheta: Gratteri, i dieci comandamenti dell’organizzazione

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(askanews) – Lamezia Terne (Cz), 22 giu – ”Parlare di Mafia nondeve essere un mestiere, ma un credo”. E’ con questadichiarazione che Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto dellaRepubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, apre ilsuo incontro alla terza edizione di Trame, festival dei librisulle mafie, in corso a Lamezia Terme fino al 23 , perdiscutere e presentare il suo ultimo lavoro, ”Dire e nondire. I dieci comandamenti della ‘Ndrangheta nelle paroledegli affiliati”, edito da Mondadori.

Gratteri, insieme al giornalista Antonio Nicaso descrivepagina per pagina con attenzione e dedizione i diecicomandamenti della ‘Ndrangheta attraverso testimonianze,pensieri e riflessioni di chi l’ha difesa, ma ancheattraverso le intercettazioni di chi l’ha tradita.

”Dopo Fratelli di Sangue – spiega Gratteri – e’ ilmiglior libro che abbia mai scritto, soprattutto dal punto divista scientifico. Per la prima volta in queste pagine sidescrivono persino i tic, le ossessioni, le fobie chetormentano gli ‘ndranghetisti”.

Un ultimo pensiero, su domanda di un giornalista, Gratterilo rivolge ai giovanissimi in generale, a quelli lametini cheaffollano il festival Trame in questi giorni, ma anche aquelli che ancora guardano al tema dell’educazione allalegalita’ con diffidenza o peggio ancora con indifferenza:”Il mio approccio con i giovani studenti, da uomo in primise non solo da magistrato, abituato a confrontarmi sempre conloro nelle scuole, e’ ribadire che non e’ per nullaconveniente delinquere. Questo non lo spiego parlando dimorale, di etica, elencando cio’ che e’ giusto e cio’ che nonlo e’, ma piuttosto indicando solo cio’ che e’ conveniente,con esempi pratici e concreti, augurandomi che possanoestrapolarne il meglio. Perche’ i ragazzi di oggi sonoaddomesticati a valutare il mondo solo da cio’ che si ha enon da cio’ che si e”’.

red/sam/bra