Legambiente: nel 2012 Sicilia maglia nera abusivismo edilizio

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(askanews) – Roma, 21 giu – Anche se in flessione rispetto al2011, resta elevato l’allarme dell’abusivismo edilizio sullearee del demaniali delle coste italiane, con la Sicilia cheanche nel 2012 detiene la maglia nera del maggior numero direati, laddove del mare clabrese si ono impadroniti ivillaggi turistici della ‘ndrangheta.

E’ quanto emerge dal rapporto annuale Mare Monstrum, diLegambiente presentato questa mattina a Roma in occasionedella partenza della Goletta Verde e della Goletta dei laghi2013 che monitoreranno anche quest’estate lo stato di salutedei mari, delle coste e dei laghi italiani. L’abusivismo edilizio sulle aree demaniali – evidenzial’analisi – continua ad attestarsi su valori elevati, anchese in flessione rispetto al 2011: 2.864 illeciti, 4.615persone denunciate e 1.491 sequestri. Anche quest’anno e’ la Sicilia a guidare la classifica trale Regioni (con 476 illeciti, 725 persone denunciate e 286sequestri), seguita dalla Campania, dove si riscontra, pero’,il maggior numero di sequestri. Sale sul ‘podio’ la Sardegna,che scala due posizioni rispetto al 2011, ed e’ la regionecon il maggior numero di persone denunciate (988). Le altredue regioni a tradizionale presenza mafiosa (Puglia eCalabria) occupano, rispettivamente, la quarta e la quintaposizione.

Non e’ un caso che in molte delle regioni citate sitrovino i cinque ecomostri al top di Mare monstrum, casi dicemento illegale su cui pesa, ignorato da decenni, l’ordinedi abbattimento. Sono gli scheletri di Pizzo Sella a Palermo:quelli delle 35 ville nell’area archeologica di capo Colonnaa Crotone; dell’albergo sulla scogliera di Alimuri a VicoEquense; del villaggio di Torre Mileto a Lesina, in provinciadi Foggia.

A questi si aggiungono gli otto scheletri che ancoracampeggiano sulla collina a Quarto Caldo, nel Parco nazionaledel Circeo.

Tutti casi che Legambiente denuncia da sempre e di cuichiede alle istituzioni, Comuni in testa, l’abbattimento pervia preferenziale.

Resistono – evidenzia l’associazione – anche le megalottizzazioni abusive che violentano le coste del Salento,della Sicilia e dell’Abruzzo, le migliaia di ville checontinuano a sorgere a Ischia, sul litorale Domizio Flegreo,sulla costa cilentana e su quella amalfitana in Campania, ilidi di cemento che colonizzano le coste del Lazio. Senzadimenticare i villaggi turistici della ‘ndrangheta che sisono impadroniti del mare calabrese.

Nei giorni scorsi, nel comune di Realmonte sulla costaagrigentina sono stati abbattuti l’ecomostro di Scala deiTurchi e i tre scheletri di Lido Rossello, a coronamento diuna battaglia ventennale di Legambiente da cui partirono inentrambi i casi le denunce. Festeggiare un successo non significa, dunque – concludeLegambiente – che la battaglia contro sull’abusivismo siavinta. com-stt/mpd